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venerdì, 14 Marzo 2025

I fatti di Piazza San Carlo in Consiglio comunale. Lo Russo: “Doveroso prendere provvedimenti senza alibi e ritardi”

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Moreno D'Angelo
Moreno D'Angelo
Laurea in Economia Internazionale e lunga esperienza avviata nel giornalismo economico. Giornalista dal 1991. Ha collaborato con L’Unità, Mondo Economico, Il Biellese, La Nuova Metropoli, La Nuova di Settimo e diversi periodici. Nel 2014 ha diretto La Nuova Notizia di Chivasso. Dal 2007 nella redazione di Nuova Società e dal 2017 collaboratore del mensile Start Hub Torino.

di Moreno D’Angelo

Quanto accaduto a Torino il 3 giugno in Piazza San Carlo nel corso della finale di Champions League Real Madrid-Juventus, con gli incidenti che hanno portato alla morte di Erika Pioletti e al ferimento di oltre 1500 persone, sarà per la prima volta in discussione in Consiglio Comunale lunedì 18 settembre. E’ stata così accolta la richiesta delle minoranze consiliari dopo che, a fine luglio, sono stati ultimati i lavori della commissione di indagine.

Un appuntamento quanto mai importante per il capogruppo del Pd Stefano Lo Russo: «Riteniamo che la politica cittadina debba infatti agire laddove è possibile anche a prescindere da come andranno a finire le indagini in corso. Senza alibi e senza colpevoli ritardi. E’ stato fatto un lavoro di indagine, sono emersi molti elementi critici su come non ha funzionato la macchina organizzativa comunale, riteniamo doveroso discuterne e prendere i necessari provvedimenti amministrativi».

«Non compete al Consiglio Comunale – precisa Lo Russo – l’accertamento di responsabilità penali, civili o contabili in capo ai singoli soggetti che hanno avuto un ruolo nella vicenda. Per quelle ci sono le indagini in corso della magistratura».

E aggiunge: «Compete alla Città mettere in campo le azioni amministrative che servono ad evitare che simili tragedie possano verificarsi in futuro. E per fare le cose minime che suggeriamo non occorre attendere l’esito delle indagini in corso che sembrano essere lunghe e difficili».

«Il giudizio politico sul fatto che chi guida certi processi e ha certi ruoli pubblici – rileva Lo Russo – ne sia davvero capace e sia all’altezza di farlo lo lasciamo a chi si è autonomamente formulato un’opinione in questi mesi, a chi avrà voglia di leggere la relazione conclusiva dell’indagine svolta che sarà disussa lunedì e a chi magari avrà voglia di seguire i lavori in Consiglio di lunedì. Ognuno tiri le sue conclusioni».

Ecco i cinque punti della mozione in cui verrà richiesto a Chiara Appendino di intervenire in merito a quanto avvenuto e su quanto emerso su quella tragica notte di giugno:

1) riorganizzare urgentemente la macchina comunale che a nostro avviso ha dimostrato lacune paurose, almeno per quello che riguarda l’organizzazione dei grandi eventi
2) iniziare a prevedere opportune risorse economiche per i risarcimenti alle vittime
3) rendere noti ai cittadini i documenti emersi durante le indagini in modo che tutti coloro che sono stati coinvolti possano leggere cosa è successo e cautelare i propri legittimi interessi e risarcimenti
4) integrare le condizioni assicurative della Città e degli Enti strumentali
5) effettuare una ricognizione degli eventi e verificarne la reale fattibilità organizzativa.

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