Lunghe, a volte lunghissime le code fuori al Museo del Cinema di Torino, nella splendida cornice della Mole Antonelliana, monumento simbolo del capoluogo piemontese. Eppure, nonostante il grande successo e il numero sempre crescente di visitatori del museo, l’ascensore all’interno, che ogni mese trasporta migliaia di turisti in cima alla cupola della città sabauda a 167 metri d’altezza, assicurando un incasso annuale di un milione e 200 mila euro, rischia di fermarsi.
Il motivo, troppi arretrati non pagati che il museo deve alla Gtt, Gruppo Torinese Trasporti, nonché la società che si occupa della manutenzione dell’ascensore.
La Gtt avrebbe inviato una lettera di sollecito il 5 gennaio scorso alla Fondazione Maria Adriana Polo che gestisce il museo e che, dal 2010, deve saldare ancora il 50 per cento del conto. La somma in questione, ammonterebbe a due milioni e 300 mila euro.
La lettera della società che gestisce l’ascensore non è una minaccia allo stop, spigano dalla Gtt, ma più una forte sollecitazione per il pagamento degli arretrati entro e non oltre il 10 gennaio. In caso contrario, il Gruppo Torinese Trasporti, annuncia che andrà avanti con un decreto ingiuntivo.