Il Comune ha deciso. L’atto di nascita del bambino nato in Spagna da due donne omosessuali sposate a Barcellona, e una delle quali cittadina italiana, sarà trascritto nei registri di Stato Civile della Città di Torino, secondo quanto ordinato dal decreto della Corte di Appello di Torino.
È questa la conclusione a cui è giunta l’Amministrazione comunale sulla base degli approfondimenti normativi e giuridici richiesti alla Prefettura. Un atto dovuto e anche comprensibile poiché per la prima volta in Italia, i giudici hanno accolto la richiesta di due donne omosessuali di riconoscere il loro bambino come “figlio di due mamme”.
Secondo la Corte d’Appello, presieduta da Silvia Daniela, la mancata trascrizione dell’atto di nascita, verrebbe infatti a «comprimere il diritto all’identità personale del minore e il suo status in Italia». Ovvero, problemi e conseguenze non poco trascurabili in relazione alla circolazione del minore sul territorio italiano, che ora saranno evitati grazie alla tanto discussa iscrizione nei registri anagrafici.