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giovedì, 5 Dicembre 2024

Teatro Regio, contestazione a Graziosi e Appendino. Lo Russo: “Situazione fuori controllo”

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

Questa mattina la contestazione da parte degli abbonati che alla presentazione della nuova stagione del Teatro Regio hanno fischiato il sovrintendente William Graziosi e la sindaca Chiara Appendino, oggi pomeriggio la discussione in Sala Rossa con toni per nulla pacati tra maggioranza e Partito Democratico.

Al centro della questione il futuro dei lavoratori dell’ente lirico che più volte hanno manifestato perplessità e preoccupazioni sui progetti dell’amministrazione e la nuova nomina del sovrintendente che Appendino e Leon hanno annunciato avverrà secondo un nuovo bando di gara proposto dal Consiglio di indirizzo che verrà steso nei prossimi giorni, prorogando per ora l’incarico di Graziosi.

L’assessore alla Cultura ha preferito parlare di “una nuova strada per il Teatro Regio attraverso nuove strategie di marketing e in un nuovo rapporto con il pubblico” necessarie per per superare “uno stato debitorio che risale a molto più indietro che gli ultimi tre anni”. Ma nessuna proposta per il problema dei lavoratori precari che per numero e anzianità sono superiori a quelli degli ultimi enti lirici.

Non usa mezzi termini il capogruppo del Partito Democratico Stefano Lo Russo per il quale “la situazione del Teatro Regio è fuori controllo è una contestazione frontale come quella di oggi è cosa nuova”. “È stucchevole dire che è colpa di chi c’era prima, ci interessa il futuro è non il passato. Serve rasserenare il clima”.

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