È da ieri pomeriggio che la questura di Torino sta lavorando per identificare i manifestanti che ieri hanno partecipato agli scontri con le forze dell’ordine durante la manifestazione del Primo Maggio. In queste ore gli agenti della Digos stanno visionando materiale video fotografico della scientifica e quello che circola in grande quantità sulla rete.
Tre i momenti attenzionati dagli investigatori. Il tentativo di sfondamento dei cordoni dei reparti mobili in piazza Vittorio Veneto all’inizio del Corteo, i tafferugli tra attivisti No Tav e militanti del Partito Democratico e le cariche avvenute in via Roma.
La Questura in riferimento al corteo che ha visto 35 mila partecipanti di cui 2000 dello spezzone antagonista precisa che «sin dall’inizio della manifestazione in Piazza Vittorio sono stati numerosi tentativi dei movimenti antagonisti di sopravanzare nel corteo al fine di raggiungerne la testa». Ai momenti di tensione tra spezzone antagonista e Partito Democratico in via Po sono poi seguiti quelli all’altezza di via Roma, in cui i No Tav hanno tentato di raggiungere il palco di Piazza San Carlo.«Si è resa, dunque, necessaria un’attività di contenimento – spiegano dalla Questura – durante la quale gli agenti delle forze di polizia sono stati attinti da bottiglie, aste di bandiera e altri oggetti contundenti. Nella circostanza, un agente della Polizia di Stato e due manifestanti rimanevano lievemente feriti. Ultimati gli interventi ufficiali è stato consentito l’ingresso in piazza San Carlo allo spezzone sociale dei movimenti che hanno poi tenuto un comizio con diversi interventi dal palco».