Questa sera, a partire dalle 21, i commercianti di Torino alzeranno le saracinesche e accenderanno le luci dei negozi per far sentire la loro voce.
“Il Governo come tutti – spiega Fulvio Griffa, presidente del Coordinamento associazioni di via del centro – è stato preso alla sprovvista dalla pandemia, il nostro non è un gesto di protesta, semmai ci preoccupa cosa accadrà nel prossimo anno e mezzo. Quest’anno il fatturato risentira’ pesantemente della situazione che si e’ venuta a creare, accendendo le luci dei negozi vogliamo comunicare che esistiamo e, soprattutto, che servono proposte per il futuro”.
Il Coordinamento ha preparato un documento da consegnare alla sindaca Chiara Appendino e al presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, contenente alcune proposte concrete per favorire la ripresa del commercio.
Tra le proposte l’esenzione di tutti i contributi per i dipendenti dal 9 marzo al mese dopo del giorno di apertura; cassa integrazione estesa fino al 31 dicembre 2020. E ancora, tasse locali annullate dal 9 marzo al 31 dicembre 2020 e poi al 50% fino a dicembre 2021; ampliamento spazi dehor senza oneri; abbattimento costi commissioni ticket; eliminazione costi gestione moneta elettronica; ecc..
“la riapertura puo’ avvenire quando le persone potranno muoversi liberamente (anche se con le mascherine) e le restrizioni sanitarie per i locali saranno concretamente applicabile e quindi le mascherine, i gel, la sanificazione periodica e il distanziamento possa essere attuato senza barriere sui tavoli. Infine, l’asporto e la consegna a domicilio dei prodotti che deve essere autorizzata da subito”.