Attacca l’amministrazione comunale Alberto Cirio dopo la notizia che il Salone dell’Auto ha deciso di trasferire in Lombardia l’edizione 2020.
«Un’altra doccia fredda, perché Torino non può continuare a perdere tutto quello che è stato costruito con anni di lavoro e fatica dai suoi cittadini, dalle istituzioni e da tutto il sistema produttivo e territoriale. Io – lo dico senza polemica e con assoluta sincerità – mi chiedo quale sia il progetto del Comune per quella che è una delle più importanti città d’Italia. Tutto questo è inaccettabile».
Il governatore della Regione precisa inoltre che, così come per i Giochi Olimpici, cercherà di far tornare gli organizzatori sui loro passi: «Siamo al governo della Regione da poche settimane e ci siamo già dovuti attivare per recuperare la perdita delle Olimpiadi e adesso faremo di nuovo di tutto per rincorrere un altro grande evento come il Salone dell’Auto. Perché sono manifestazioni che non perde solo Torino, ma l’intero Piemonte, per scelte che non dipendono da noi e su cui non abbiamo avuto la possibilità e il tempo di intervenire».
Cirio ha poi preso le distanze dalla posizione della giunta Appendino:«Questa idea di “decrescita felice” non ci appartiene e non intendiamo restare a guardarla. Faremo di tutto per fermare questa emorragia. Se c’è anche solo una possibilità di mantenere un legame con il Salone dell’Auto a questo lavoreremo. Nella speranza che al più presto possa tornare nel luogo che gli dà il nome, quel Parco del Valentino incastonato nel cuore storico di Torino che lo ha reso un evento unico e speciale».