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lunedì, 16 Settembre 2024

Salizzoni si ritira dalla corsa a sindaco di Torino

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

Mauro Salizzoni verso il ritiro dalla corsa a sindaco di Torino. Il chirurgo e consigliere regionale che nei mesi scorsi aveva dato la sua disponibilità alla candidatura per le amministrative del prossimo autunno. Come anticipa il quotidiano La Repubblica Salizzoni starebbe preparando una lettera da inviare nei prossimi giorni ai suoi sostenitori spiegando i motivi della sua scelta.

Nessun tono polemico, piuttosto una scelta maturata con il tempo visto che la discesa in campo di Salizzoni ha generato non pochi malumori che alla fine hanno diviso ancora di più il centrosinistra, mentre l’intenzione del chirurgo era di dargli unità e portare avanti la sua ricetta per “curare” Torino.

Un addio alla candidatura che però non vuole essere un addio al progetto. Anzi Salizzoni avrebbe ribadito ancora una volta di essere pronto a dare una mano e aiutare nel confronto e nella stesura del programma.

Il ritiro di Salizzoni dunque sembrerebbe spianare la strada a Stefano Lorusso, il capogruppo Pd in consiglio comunale che invece prosegue il suo percorso verso le amministrative. Ma apre anche l’incognita di cosa faranno i partiti della sinistra, come Luv e i comitati civici, come il Laboratorio Civico di Federico De Giuli, che si erano apertamente schierati con Salizzoni.

“Mesi fa avevo accolto l’invito, ricevuto da più parti, di mettermi a disposizione del centrosinistra per candidarmi a essere il nuovo sindaco di Torino. Certo la politica ha le sue regole e le sue dinamiche. Lo sappiamo. È a tutti evidente come sia difficile giungere ad una ‘sintesi’ sui diversi nomi in campo e come molte siano le variabili da considerare. Infatti proprio il mio profilo, umano, professionale e di passione civile, che viene visto da molte persone come un fattore di rinnovamento per la politica e per le sorti del nostro territorio, è stato ritenuto da alcune forze politiche (in particolare dentro il Pd) come l’elemento di debolezza di una candidatura che non sarebbe adeguata a governare una città complessa” ha scritto Salizzoni nella lettera.

Il chirurgo ha aggiunto poi che si auspica “che la scelta del candidato o candidata avvenga coinvolgendo tutte le istanze del centrosinistra torinese, garantisca l’unità della coalizione con una grande apertura alla società civile e alle tante competenze presenti nella nostra società”.

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