Venti miliardi di euro. A tanto ammonta la cifra che la Regione Piemonte potrebbe chiedere intentando una causa legale al governo cinese per i danni legati al contagio da Coronavirus.
La proposta arriva da un ordine del giorno presentato in consiglio regionale dal gruppo della Lega, primo firmatario Andrea Cane, in cui si”impegna la Giunta regionale ad attivarsi con ogni mezzo disponibile, nel rispetto delle proprie prerogative, affinchè la Repubblica Popolare Cinese versi nelle casse della Regione Piemonte 20 miliardi di euro a titolo di risarcimento, per le migliaia di morti e per i danni economici senza precedenti, patiti dalla Regione stessa a causa della Pandemia da Covid-19″.
Come spiega il capogruppo della Lega Alberto Preioni: “Non esiste un valore economico quantificabile per ciò che il Piemonte e i piemontesi hanno patito e stanno ancora subendo. Vite spezzate, quotidianità annullata, danni economici immensi. I Tribunali internazionali faranno il loro lavoro: se le autorità cinesi hanno messo a tacere le voci dell’allarme contagio, dovranno subire le conseguenze”.
“La lista delle premesse, che è una cronistoria del fenomeno divenuto pandemia – aggiunge Andrea Cane – fa rabbrividire. Prima di noi, Nigeria e Missouri si sono mossi con azioni legali, mentre non si contano ormai le class action e alle cause private. In Italia sono numerose le interrogazioni parlamentari, ma in Piemonte non vogliamo attendere i tempi del Governo. Il Piemonte non ha bisogno di cercare un colpevole, come sicuramente si dirà dai banchi delle minoranze, ha però il dovere di tutelare con tutti i mezzi i piemontesi”.