Finalmente emerge la profonda differenza politica tra il partito di Matteo Renzi e il partito di Gianni Cuperlo. E cioè, tra un partito personale, a vocazione plebiscitaria e leaderista, e un partito plurale, inclusivo e democratico al suo interno.
Al di là della propaganda sulla rottamazione e la conquista del partito e poi del governo, oggi Cuperlo difende ed esalta il modello originario e fondativo del Pd.
Se si deroga da quel modello il Pd cambia inesorabilmente pelle e profilo.