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sabato, 7 Dicembre 2024

Olimpiadi 2026, il consiglio approva la candidatura torinese. Ma non senza polemiche

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

Con 22 voti favorevoli è passata in Consiglio comunale la delibera per la candidatura di Torino alle Olimpiadi invernali del 2026. A votare a favore solo la maggioranza pentastellata, assenze a parte, e Roberto Rosso, mentre anche il capogruppo della Lega Fabrizio Ricca e quello di Forza Italia Osvaldo Napoli pur non presenti in aula in una lettera alla sindaca hanno manifestato il loro parere favorevole alla delibera.
Contraria, come aveva sempre dichiarato la capogruppo di Uscita di sicurezza Deborah Montalbano, astenuto il Pd non senza qualche tensione interna, Alberto Morano (Lista civica Morano) e Silvio Magliano (Moderati). Non presente al voto Eleonora Artesio (Torino in comune).
Una votazione che manda avanti la candidatura torinese, dunque, ma non senza polemiche, visto che quel parere favorevole di tutte le opposizioni che Appendino sperava di avere non c’è stato. E la sindaca non ha di certo nascosto il suo disappunto in aula: «Ogni volta che si è sul punto di fare un passo in avanti qualcuno non ne ha il coraggio e ha trova scuse. Come oggi fanno le minoranze mentre bisognerebbe prendere una posizione. Il coraggio di portare avanti il progetto ce lo avete? Quello che conta oggi è questo voto e nella storia di questa città resterà questo voto perchè la delibera che andrà al Coni è questa»ha dichiarato alla Sala Rossa Appendino.
«Ringrazio la mia maggioranza e sono orgogliosa del lavoro fatto. È molto più facile fare finta che non ci siano problematiche legate a grande evento che affrontarle. Mi spiace che minoranze non percepiscano il lavoro che è stato fatto, ma la verità è che si diceva che non c’era la maggioranza, che non avremmo saputo fare delibera, ma la delibera c’è e la voteremo. Ora qualcun’altro deve avere il coraggio di votare».
Soddisfazione per il risultato del voto anche da parte del Gruppo Consiliare M5s, che però attraverso la capogruppo Valentina Sganga sottolineano il comportamento delle minoranze: «È paradossale, oltre che irresponsabile, che a non votare la delibera sia stato proprio chi a parole ha sempre detto di sostenere la candidatura di Torino. In aula ho sentito una serie di scuse: dal fatto che andasse espresso un sostegno incondizionato, quando in realtà anche Milano nella sua delibera ha posto la condizione di essere capofila, a quella di tirare in ballo una mozione che era totalmente estranea al merito del dibattito. Sfruttare le Olimpiadi del 2026 come grimaldello per portare avanti interessi squisitamente politici è egoista nei confronti dei torinesi tutti. Il voto di oggi sancisce che il nostro impegno è stato massimo, non possiamo dire lo stesso per il Partito Democratico ai cui consiglieri regalerò un orologio: quando era ora di votare si sono dissolti, salvo tornare sui propri passi un minuto dopo. Inesorabilmente tardi».

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