Tra Deborah Montalbano e l’assessora Sonia Schellino non corre buon sangue da tempo.
Anche quando l’esponente torinese del movimento di Luigi De Magistris sedeva tra i banchi della maggioranza grillina non mancavano le stoccate contro la vicesindaca e assessora al Welfare della Giunta Appendino. Al punto che il sospetto a quel tempo fosse che Montalbano puntasse alla poltrona dell’assessora.
Adesso Deborah Montalbano, consigliera comunale a Torino per il gruppo Dema, ha presentato una mozione di sfiducia. Scrive la consigliera comunale nel documento, in cui si chiede il “ritiro delle deleghe coordinamento politiche sociali, educative e di cittadinanza” che l’assessora Schellino ha dimostrato di non essere adeguata.
Fabio Versaci, presidente della commissione consiliare Sanità e Servizi sociali, commenta così la presentazione della mozione: “Il peggio della politica che pensa solo a strumentalizzare temi delicati”.
Per Montalbano Schellino:
in qualità di Assessora al “Coordinamento Politiche Sociali, educative e di cittadinanza” da tempo non appare adeguata ad espletare le deleghe affidate dalla Sindaca;
– l’Assessora svolge anche il ruolo di Vicesindaca e oltre alle deleghe di cui sopra si debba occupare di:
– Funzioni attinenti all’assistenza sociale di competenza del Comune e conseguente programmazione e coordinamento di tutti i presidi socio-assistenziali comunali;
– Stranieri e nomadi;
– Tutele;
– Edifici per il sociale;
– Presidenza della Commissione per l’emergenza abitativa;
– Politiche abitative di Edilizia Pubblica;
– Coordinamento delle relazioni con le Aziende Sanitarie e delle attività di indirizzo
in capo al Comune verso tali aziende;
– Atti connessi ai Trattamenti Sanitari Obbligatori;
– Formazione professionale;
– Politiche attive del lavoro;
– Promozione e occupazione giovanile e femminile; che Sonia Schellino è stata nominata nel 2016 Assessora al “Coordinamento Politiche Sociali, educative e di cittadinanza” – in qualità di Assessora al “Coordinamento Politiche Sociali, educative e di cittadinanza” da tempo non appare adeguata ad espletare le deleghe affidate dalla Sindaca;
– l’Assessora svolge anche il ruolo di Vicesindaca e oltre alle deleghe di cui sopra si debba occupare di: – tutte queste deleghe sono risultate un carico di lavoro eccessivo, che ha prodotto nel tempo lacune e situazioni di disagio sociale importante; nello stesso frangente ricopriva il ruolo di Vicesindaca;
continua Montalbano:
– l’Assessora in più occasioni ha dimostrato di non saper gestire situazioni delicate, mostrando atteggiamenti a volte miopi a volte dettati da una timidezza estrema, giustificandosi ogni qualvolta e relegando le proprie responsabilità dei mancati interventi a livelli istituzionali superiori, oppure ai cittadini direttamente interessati dal disagio in questione, a cui avrebbe dovuto dare risposta, o ancor peggio relegando il proprio mandato alle attività della Questura e della Prefettura attraverso il Tavolo per la sicurezza;
– l’Assessora è stata abile a condurre il suo compito attraverso effimere enunciazioni, che non hanno mai trovato realtà nelle reali emergenze sociali dei cittadini e ha saputo negare costantemente ogni responsabilità politica;
– sono tanti gli esempi di cattiva amministrazione in 4 anni di consiliatura: l’interessamento sull’andamento della gestione nelle RSA, come il Carlo Alberto, il mercato del libero scambio del Balon, le famiglie in emergenza abitativa abbandonate a se stesse, gli occupanti senza una casa della Cavallerizza e la mancata osservanza di un verbale sottoscritto anche dalla Questura di Torino, in cui l’Amministrazione si impegnava ad avviare progetti abitativi, per gli occupanti rimasti abbandonati per strada, la mancata costituzione di un tavolo di lavoro comprendendo tutte le voci interessate per avviare strumenti straordinari in risposta all’emergenza abitativa, coinvolgendo anche i proprietari privati di immobili;
– l’Assessora non ha mai costituito una cabina di regia per coordinare insieme al Terzo settore e mettere in rete tutte le realtà che si occupano di sociale dal pubblico al privato ed è mancata da parte sua, anche la scelta di istituire una banca dati tra Comune, realtà sociali, Centri per l’impiego, Regione Piemonte, per lavorare in sinergia e migliorare la rete solidale, l’inadeguatezza mostrata nel portare, anche nei confronti della Regione Piemonte gli interessi e i bisogni e la necessità della Città di Torino rispetto al Settore sanitario, come riorganizzazione della rete ospedaliera, unificazione delle due ASL, Parco della Salute, interessamento sull’andamento della gestione delle RSA presenti sul territorio cittadino;
– ultimo, in ordine di tempo, la superficialità e la sottovalutazione della priorità di intervento, rispetto alla gestione dei dormitori e del problema dei senzatetto in generale nel periodo dell’emergenza Covid-19 e in particolare attraverso la chiusura della struttura di piazza D’Armi, che per oltre una settimana ha visto come conseguenza gli ultimi degli ultimi attendati sotto il Comune di Torino, senza neanche intervenire per fornire come Città pasti o altro genere di accompagnamento sociale;
IMPEGNA
La Sindaca a ritirare le deleghe al “Coordinamento Politiche Sociali, educative e di cittadinanza” alla Vicesindaca Schellino e a sollevarla dall’incarico ed a procedere all’individuazione di altra persona, in grado di svolgere adeguatamente tale mansione, considerando anche la delicatissima e costante attenzione che si dovrà dedicare alle fasce sociali più deboli della città a seguito delle emergenze economiche-sociali che il Covid-19 ha prodotto.