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giovedì, 13 Marzo 2025

Montabone, Udc, rinuncia alle elezioni di Susa: “Sulla questione Tav clima insostenibile”

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A due mesi dalle elezioni, il segretario provinciale dell’Udc Sergio Montabone ha annunciato di voler rinunciare a candidarsi a sindaco del comune di Susa.
«Per la questione Tav non ci sono più le condizioni democratiche per svolgere le elezioni e per amministrare il paese» si è sfogato Montabone per motivare la propria decisione. L’annuncio è stato fatto ieri sera durante la seduta del consiglio comunale convocata per l’approvazione del bilancio. Contestualmente, il segretario Udc ha anche rassegnato le proprie dimissioni da consigliere.
E proprio il Tav era al centro della discussione di ieri, in particolare per quanto riguarda la questione delle compensazioni per l’opera.
In queste settimane il clima pre-elettorale è piuttosto infiammato sulla questione Tav e vede contrapposti, da un lato, il sindaco uscente Gemma Amprino, che durante il suo mandato si è più volte mostrata aperta e favorevole all’opera, e dall’altro il candidato Sandro Plano, amministratore del Partito Democratico ma da sempre vicino alle posizioni dei No Tav.
Prima di annunciare il proprio ritiro e abbandonare l’aula del consiglio, Montabone ha parlato di «clima d’odio» e in un’intervista rilasciata a un quotidiano ha affermato che «la situazione sta diventando sempre più invivibile. C’è da discutere i progetti per le strade, le scuole, l’assistenza agli anziani. Tutto questo è diventato secondario. Si discute solo del treno».
Che la Torino-Lione sia al centro del dibattito elettorale non dovrebbe d’altronde stupire, soprattutto se si pensa che Susa è destinata a diventare uno dei futuri centri nevralgici dello scontro sul Tav, perché qui dal prossimo anno dovrebbe essere avviato il cantiere per la costruzione della stazione internazionale. E, come hanno spesso dichiarato gli attivisti che si oppongono all’opera, in un contesto di crisi economica la questione del finanziamento della Torino-Lione non può essere tenuto separato da quello del finanziamento per scuole e welfare di cui Montabone parla.
L’esponente Udc è poi passato all’attacco del candidato Plano, con cui peraltro è stato assessore per cinque anni durante il suo ultimo mandato. «Plano», ha detto Montabone, ormai è « un Cinquestelle che usa la tessera del Pd come paravento».
D’altronde già nelle scorse settimane la candidatura di Plano a sindaco di Susa aveva suscitato polemiche nel Pd per le sue posizioni contrarie all’opera e gli attacchi No Tav alle sedi del Partito Democratico avvenuti in questi giorni hanno acceso ancor più il dibattito sulla questione. Se Plano dovesse ottenere l’amministrazione di Susa per i prossimi cinque anni, le contraddizioni tra il partito (da sempre fervido sostenitore dell’opera con poche eccezioni) e il candidato No Tav si acuirebbero ancor di più.

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