le caratteristiche principali della futura linea 2 della metro di Torino, per la quale la giunta comunale ha approvato oggi il progetto di fattibilità tecnico economica sono molto chiare, un percorso di 28 km con 32 stazioni su 3 tratte, una centrale, tra le fermate Anselmetti e Rebaudengo, e i prolungamenti a sud ovest e nord est verso Orbassano e San Mauro.
Previa verifica di assoggettabilità alla valutazione d’impatto ambientale l’infrastruttura è progettata per essere compatibile con le diverse tipologie di treni in commercio, sia su gomma che su ferro, sarà di tipo automatico leggero senza conducente e si incrocerà con l’alta linea in corrispondenza di Porta Nuova e in via Nizza. Previsti, inoltre, parcheggi di interscambio da mille posti ciascuno presso le stazioni di Orbassano, Anselmetti e San Mauro, mentre per il deposito della nuova linea restano in piedi due ipotesi, una a nord nella zona San Mauro-Pescarito e una a sud tra il deposito Gtt e il cimitero Parco.
«La giunta comunale, dopo 4 anni, approva lo studio di fattibilità tecnico-economica della Linea 2 della metropolitana» ha dichiarato il capogruppo del Partito Democratico in consiglio comunale Stefano Lo Russo «Procedura avviata nel lontano 2015 che è stata oggetto di continui stop and go da parte di Appendino e dei suoi assessori e che, finalmente, trova compimento. Ci potevamo arrivare molto molto prima ma accontentiamoci del fatto che almeno questo progetto che si sono trovati non l’hanno bloccato e solo rallentato e in minima parte modificato. È già qualcosa visto che il resto della progettualità sulla Città l’hanno quasi distrutto. Adesso inizia la parte più difficile, quella delle scelte politiche vere. Tecnologia di trasporto, modalità di realizzazione e di finanziamento».
«Vedremo» a concluso Lo Russo «Come si muoveranno ma in ogni caso, come dicemmo già nella delibera del 2015 che avviò la progettazione, la realizzazione della Linea 2 deve partire dalla zona Nord di Torino. Quella più in difficoltà. Questo quello che pensavamo quando facemmo partire la progettazione della Linea 2, questo quello che continuiamo a pensare».
Paolo Bogliano