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domenica, 8 Settembre 2024

Marrone: “Vendiamo gli edifici occupati”. La maggioranza si spacca, Sel insorge

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Vendere gli edifici occupati dai centri sociali e riutilizzarli per attività rivolte alle famiglie più povere. Questo il contenuto della mozione proposta in Sala Rossa dal capogruppo dei Fratelli d’Italia Maurizio Marrone e dall’esponente dell’Udc Giuseppe Sbriglio ed approvata con 15 voti favorevoli contro 14 contrari. E, complice il sì favorevole dei sei Moderati, con la conseguente spaccatura interna della maggioranza, in Sala Rossa si scatena la bagarre. «E’ un gesto vergognoso e irresponsabile» tuonano Michele Curto e Marco Grimaldi da Sinistra Ecologia Libertà, mentre il Pd, pur in disaccordo con quanto proposto da Marrone e Sbriglio, sceglie la linea del silenzio.
I fatti. Nella mozione approvata dall’opposizione e, appunto, dai moderati Barbara Ingrid Cervetti, Michele Dell’Utri, Giovanni Maria Ferraris, Piera Levi-Montalcini, Gabriele Moretti, Giovanni Porcino si legge, testualmente, che dovendo «trovare entrate alternative all’aumento di pressione fiscale che possono gravare su famiglie socialmente fragili, si può pensare a un patrimonio immobiliare della città, abusivamente occupato, il cui valore economico si stima sommariamente ad oltre 13 milioni di Euro». La conseguenza è che si « impegna la Giunta a valutare l’ipotesi di predisporre la vendita per gara pubblica degli immobili e di utilizzare le risorse per attività rivolte verso le famiglie più povere» oppure « a uso sociale le palazzine occupate, assegnandole a chi accetta la legalità».
Peccato, ribatte Curto, che «i centri sociali, in questo momento, siano gli unici che aiutino alcune categorie di persone, per esempio gli sfrattati. E’ vero, lo fanno nei loro modi, ma una politica seria dovrebbe cercare di interagire con loro, non di eliminarli. In quegli edifici occupati si svolgono tutta una serie di attività che le istituzioni dovrebbero e non vogliono svolgere, prima tra tutte quella degli sportelli casa». Parole non casuali, visto che proprio nelle stesse ore davanti al Comune manifestanti rifugiati e occupanti, assieme, appunto, ai militanti dei centri sociali Gabrio, Askatasuna e Paso.
Marco Grimaldi bissa le parole del collega di partito, sottolineando che «quello dei moderati è un atto inutile e irresponsabile. Una provocazione, tanto più per questo inutile e deleteria. Nessuno ha fatto proposte concrete e non crediamo che alla mozione seguiranno dei fatti, anche perché il clima di Torino va in una direzione opposta, quella del mantenimento del patrimonio pubblico della città. In ogni caso sgomberi e tensioni non servono». Grimaldi mostra di avere le idee molto chiare sul compito che, a suo parere, dovrebbe avere la politica. «Come diciamo da mesi – conclude – occupiamoci di mettere a disposizione le case inutilizzate e le foresterie militari a favore dell’emergenza abitativa e gli spazi vuoti pubblici per farli diventare luoghi di aggregazione e produzione culturale».

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