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mercoledì, 22 Gennaio 2025

Le sedi Smat si spengono per “M’illumino di meno”

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

di Giulia Zanotti

Anche le sedi Smat spegneranno le loro luci in occasione di “M’illumino di meno”, la campagna di sensibilizzazione sul risparmio energetico lanciata dal programma di Radio 2 “Caterpillar”.
Così venerdì 24 febbraio le insegne della sede centrale di corso XI Febbraio e del Centro Ricerche e impianto di potabilizzazione di corso Unità d’Italia saranno spente, assiema a quella del complesso industriale del centro di risanamento delle acque per l’area metropolitana di Castiglione torinese.
Ma l’impegno di Smat per l’ambiente è quotidiano, attraverso l’utilizzo di tecnologie innovative e sistemi di produzione che permettano di l’uso delle risorse. Infatti, nel 2016, la gestione del servizio idrico integrato ha richiesto un consumo complessivo di 302.650 Mwh e il 12,2 per cento di questa energia è stata prodotta dal recupero di biogas e attraverso il parco fotovoltaico istallato nell’impianto di Castiglione. In particolare sono risultati autoprodotti il 43,5 per cento dell’energia termica e il 7,7 per cento dell’energia elettrica consumate.
Dal 2008 Smat si occupa anche di produrre energia elettrica da fonte rinnovabile che vende direttamente sul mercato, per oltre 7 mila MWH. Un ulteriore dato che fa attestare il quantitativo di energia elettrica autoprodotta al 10,5 per cento nel 2016 e al 14,5 per cento l’energia complessiva (elettrica e termica) autoprodotta nell’anno passato.

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