Scritto da Michele Paolino
Oggi scopro che la Città di Torino ha intenzione di avviare un percorso partecipato con i cittadini per la progettazione della nuova area verde in via Revello, tramite alcuni incontri con i cittadini e avvalendosi di professionisti della partecipazione.
Una proposta politica interessante, se condivisa con la circoscrizione e se avviata nel luogo politico individuato per portare avanti questo progetto: la commissione di quartiere. Da presidente della commissione di quartiere San Donato-Campidoglio, mi domando se l’amministrazione è davvero interessata al decentramento e alla partecipazione dei cittadini.
Se ha la possibilità di avere questi professionisti della partecipazione perché non li mette a disposizione delle commissioni di quartiere? Perché l’assessore al decentramento, Marco Giusta, non si preoccupa di cosa si progetta nelle commissioni di quartiere?
Il gioco di esautorarle del loro ruolo, lo trovo irrispettoso dei cittadini e dei consiglieri che partecipano e che stanno cercando, nonostante l’assenza di fondi da investire, di progettare un’idea nuova di quartiere. Diverse sono state le richieste fatte dai cittadini sul futuro del quartiere Campidoglio e San Donato, attraverso il piano di sviluppo annuale, a cui non hanno dato nessuna risposta.
Se diversamente da ciò che è previsto dal regolamento sul decentramento, pensano che sia inutile la discussione in quella sede, che lo dicano chiaramente, avremo modo di non impegnare i cittadini in percorsi, che secondo me sono importanti, ma che secondo loro, nei fatti, vanno coordinati direttamente dalla Città di Torino, in barba alla Torino policentrica che avevano promesso.