Com’è noto nell’ultimo periodo l’attenzione mediatica su Torino è stata catalizzata dalla candidatura alle Olimpiadi invernali 2026, oscurando a tratti altre occasioni importanti per la Città e alcune di queste, mancate.
La kermesse perduta in questione, balzata all’attenzione del consigliere Alberto Morano dell’omonima lista civica e sottoposta al Consiglio Comunale attraverso un’interpellanza che verrà discussa nelle prossime sedute, è la Notte Europea dei Ricercatori, un’importante iniziativa che ha permesso per ben dodici anni consecutivi al capoluogo piemontese di far conoscere l’attività che svolge il mondo della ricerca nell’ambito della Scienza e della tecnologia intercettando l’interesse e il coinvolgimento dei cittadini e degli studenti delle scuole, attraverso esperimenti e dimostrazioni scientifiche dal vivo, mostre, e spettacoli.
Ma per l’anno 2018 il progetto, che Torino ha presentato alla Commissione Europea, non è stato accettato e sono venuti meno i fondi che servivano agli organizzatori per sostenere la nuova edizione prevista per l’ultima settimana di settembre. Questa volta la Commissione ha selezionato e pertanto finanziato i progetti di altre 12 città italiane. Tranne la nostra.
Il dibattito sugli eventi perduti sotto l’amministrazione Appendino e Cinque Stelle è divenuto annoso e anche assai noioso, ma sarebbe un grave errore abbassare la guardia e gli standard della città.
Nel giorno dell’arrivo di Cristiano Ronaldo alla Juventus e, in attesa che il Consiglio Comunale decida se appoggiare o meno la candidatura del capoluogo piemontese ai giochi invernali, vale la pena evidenziare che Torino ha perso un’altra occasione.
Scritto da Clelia Ventimiglia
La notte europea dei ricercatori non sarà più a Torino
