Il villaggio olimpico ai privati, e al pubblico invece niente: la strana politica della sindaca Appendino che tentenna su tutto, ma non sugli affari immobiliari privati.
Chiara Appendino annuncia in Consiglio Comunale nel tripudio plaudente dei “guardiani dell’interesse pubblico” del Movimento Cinque Stelle che la proposta di localizzazione del nuovo villaggio olimpico che sarà contenuta nel dossier di candidatura delle Olimpiadi Torino 2026, benedetta addirittura da Di Maio, sarà nell’area ex-Thyssen e non più nella ex-Manifattura Tabacchi.
Ora, perché si sappia, la ex-Thyssen è un’area i cui diritti edificatori, ossia la parte edificabile in affaccio su corso Regina Margherita è completamente privata, in capo ad Acciai Speciali Terni. Non è attualmente servita da nessuna linea di trasporto pubblico ad alta frequenza né, sulla base dei piani e della programmazione trasportistica vigente, lo sarà. Ci si arriva e arriverà solo su gomma. Si tratta di un sito che necessita di imponenti e costose bonifiche ambientali che sulla base della vigente normativa sarebbero totalmente a carico del proprietario privato.
Avevamo letto nella prima versione del dossier che era circolata che il sito inizialmente identificato per localizzare il Villaggio Olimpico fosse la ex-Manifattura Tabacchi che invece è un’area totalmente pubblica di proprietà congiunta del Comune di Torino e dell’Agenzia del Demanio in prossimità del tracciato della futura Linea2 della metropolitana, in fase di progettazione. Ipotesi che abbiamo sempre condiviso e considerato da privilegiare per dove è ubicata l’area, per il fatto che è totalmente pubblica, per il fatto che insieme alla Linea 2 potrebbe essere un importante tassello della riqualificazione della Zona Nord.
In altri termini con questo improvviso cambio di localizzazione si valorizza il patrimonio privato a discapito di quello pubblico al di fuori peraltro da qualunque ragionamento urbanistico e trasportistico.
Accade oggi, senza alcun pudore, senza spiegazioni logiche. Non siamo a Roma, ma a Torino. Non è la Raggi, ma la Appendino. Non è lo Stadio della Roma ma il Villaggio Olimpico di Torino 2026.
Non è il PD, ma il M5S. Proprio loro. A futura memoria.
Scritto da Stefano Lo Russo, capogruppo Pd in consiglio comunale a Torino