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sabato, 14 Settembre 2024

Il Signore dei Bilanci

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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

Il signore nella foto, per chi non lo sapesse, si chiama Sergio Rolando. Ha già devastato i conti della Regione Piemonte con la giunta Cota lasciando dietro di sé macerie finanziarie e bilanci annullati addirittura dalla Corte Costituzionale. Adesso che è pensionato, per meriti a noi ignoti, la sindaca di Torino Chiara Appendino lo ha scelto per fare l’assessore al Bilancio al Comune.
Questo signore ha redatto un Bilancio 2017 che non sta in piedi, si basa su previsioni di entrata farlocche, prive di fondamenti giuridici che, come vedremo nei prossimi mesi, non si verificheranno. È impossibile che si verifichino, ne siamo certi.

Questo signore, come abbiamo denunciato, in combutta con la sindaca, ha occultato già alla fine del 2016 alcuni debiti certi pur di far tornare i conti. Lui e la sindaca adesso, sgamati con le mani nel sacco e in un disperato tentativo di mettere una toppa alla magagna emersa, si affannano nella disperata ricerca di un appiglio per non venire travolti e andare a casa. Con un goffo tentativo di mascherare l’incapacità gestionale e la “disinvoltura” nel taroccamento delle cifre scaricando le responsabilità su chi c’era prima. E, per la prima volta dopo ben 23 anni di governo di Torino, il rischio di mancata tenuta dei conti del comune è concreto. Per la prima volta dopo 23 anni.

Tagli al limite del massacro alla cultura, alle scuole materne, al welfare. Tasse e tariffe ai massimi storici. Multe per i torinesi. E soprattutto nessuna visione della Città. Nessuna. Non un’idea, non un progetto di prospettiva. Il nulla. Per questo, soprattutto per questo, riteniamo che questi signori prima abbandonano la guida della Città meglio sia per Torino. Anche per chi in buona fede e anche con qualche ragione nel volere un cambiamento li ha sostenuti e adesso, purtroppo solo adesso, ne comprende inadeguatezza al ruolo e potenziale distruttivo per il futuro della Città.

 

Scritto da Stefano Lo Russo, capogruppo Pd in consiglio comunale a Torino

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