La Fondazione Pirelli il 4 giugno dell’anno 2018 in occasione del decimo anniversario della sua nascita, ha presentato nella città di Milano un libro multimediale edito da Mondadori e comprensivo di un dvd.
Nello specifico si è trattato di pubblicizzare un evento che si è svolto nel 2017 nella fabbrica di Settimo Torinese che ha inteso coniugare la musica con i suoni e i rumori di fondo della fabbrica stessa.
Il Canto della fabbrica, è un’opera scritta da Francesco Fiore che si è ispirato ai robot collaborativi che operano nello stabilimento Pirelli di Settimo Torinese dove l’alchimia delle polveri che generano in modo quasi magico con la mescola di un pneumatico.
Nonostante siano trascorsi dieci mesi dal festival MiTo (Milano e Torino) nello stesso luogo l’opera musicale di Francesco Fiore ha subito una trasformazione che l’ha resa un piccolo e perfetto capolavoro multimediale.
Si tratta, infatti, di un libro in cui viene raccontato come è cambiata la concezione della fabbrica, rispetto al periodo della sua nascita che risale ai primi del Novecento grazie al suo omonimo fondatore Giovanni Pirelli.
Tra acciaio, rumori spesso assordanti e tanta fatica da parte degli operai, lo stabilimento di pneumatici della casa milanese regalava e lo fa ancora oggi tante emozioni, nonostante l’avvento della robotica.
Il libro edito da Mondadori e composto da 323 pagine, contiene interviste, analisi tecniche, degli approfondimenti riguardanti la fabbrica Pirelli dalle origini fino ad oggi che la vede collocata nell’Industria 4.0 in cui quella in cui tute blu e mani sporche hanno lasciato spazio ad analisti programmatori con il camice bianco.
In sostanza si tratta di un testo in cui e con non poche emozioni si racconta un pezzo di storia dell’industria italiana del Novecento. I redattori hanno tra l’altro inserito delle eloquenti immagini in bianco e nero dall’aspetto del tutto pionieristico, estratte dall’Archivio Storico della stessa Pirelli.
Nel libro inoltre vengono illustrate le piccole bozze di Renzo Piano, in cui viene di dimostrato come una fabbrica si può trasformare in un ambiente diverso ed ideale per un concerto. Quest’ultimo è poi riportato in versione integrale su un DVD annesso al libro stesso e che contiene anche voci ed interviste ai personaggi di spicco che hanno organizzato l’evento
Il libro è stato dunque presentato alla Bicocca di Milano il 4 giugno, in concomitanza con i festeggiamenti dei dieci anni della Fondazione Pirelli, guidato dall’AD della Pirelli, Marco Tronchetti Provera.
In questo nuovo simbolo del marchio milanese di pneumatici, è stato possibile anche ascoltare in formato live l’opera scritta dal maestro Fiore ed eseguita dall’Orchestra da Camera Italiana con la sapiente direzione di Salvatore Accardo.
Il video del concerto
Alcuni passi del libro -intervista
«Quando un lavoro funziona — dice Renzo Piano, in occasione del dialogo con Amerigo Daveri, eccellente regista e soprattutto autore di un gran numero di documentari — è perché è un lavoro corale».
Il celeberrimo architetto tra l’altro in tale circostanza ha anche raccontato come è nata quella da lui stessa definita «fabbrica bella» in quel di Settimo Torinese dove nel 2017 si è svolto il concerto riproposto oggi in Dvd. «La musica è tra le arti la più leggera, l’architettura la più pesante».
La prima fatta di note che spariscono nell’aria, la seconda a battersi di continuo con la gravità. «Entrambe possono creare straordinarie vibrazioni. Entrambe hanno bisogno di ordine, precisione, geometria». Ha continuato Renzo Piano con il suo interlocutore. Sempre secondo questo genio di risonanza mondiale, l’architettura non serve a cambiare il mondo «ma può aiutare a viverlo meglio, a interpretare i cambiamenti».
A questo punto subentra il direttore della Fondazione Pirelli Antonio Calabrò che è intento a spiegare come «dall’incontro della conoscenza scientifica e di quella umanistica nasce la cultura politecnica». Perché la «fabbrica bella» ha un «volto nuovo e una nuova cultura ed ha dunque bisogno di nuove rappresentazioni».
Nel libro edito da Mondadori con tema il concerto del 2017 tenutosi nello stabilimento di SettimoTorinese c’è anche una prefazione del CEO di Pirelli Marco Tronchetti Provera in cui definisce la fabbrica in piena rivoluzione industriale come un mezzo d’identità sociale «Le culture per essere feconde — dice Marco Tronchetti Provera —— hanno bisogno di confronti, ibridazioni e la musica può essere la chiave di interpretazione».
Le parole citate dal CEO di Pirelli nella prefazione del libro, non possono che farci pensare subito al celebre film scritto e diretto in uno dei periodi più bui dell’umanità (epoca nazista) da Fritz Lang ambientato proprio in una fabbrica dove lo stato sociale inteso da Marco Tronchetti Provera era più di un’utopia.
Del resto basta ascoltare la musica dei Queen per interpretare al meglio il concetto di fabbrica di ieri e di oggi e recepire in pieno messaggio che i vertici Pirelli hanno inteso trasmettere con questo storico evento musicale dal titolo il canto della fabbrica tenutosi nello stabilimento di Settimo Torinese, e sapientemente immortalato in testo e in Dvd dalla Mondadori.
Fonte: www.corriere.it