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mercoledì, 18 Settembre 2024

Gtt, pronti nove avvisi di garanzia per falso in bilancio

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

di Andrea Doi

Sono già pronti per essere consegnati i nove avvisi di garanzia con l’accusa di falso in bilancio destinati ai vertici di Gtt. L’inchiesta coordinata dal pm Ciro Santoriello e iniziata la scorsa primavera è alle sue battute finali e la voce che circola negli ambienti della politica torinese è che la notifica degli avvisi per dirigenti e consiglieri di amministrazione della società di corso Turati è ormai questione di ore.
Come detto, l’ipotesi è di falso in bilancio relativa agli esercizi tra il 2013 e il 2015. Settanta i milioni di euro che non tornerebbero: in particolar modo si tratterebbe di crediti che Gtt avrebbe avanzato nei confronti del Comune ma che Palazzo di Città non ha mai riconosciuto.
Non a caso l’inchiesta fu aperta la scorsa primavera su due fronti, quello amministrativo del Comune di Torino e quello delle partecipate. Ma il pm Marco Gianoglio, che si occupava della parte riguardante il bilancio comunale ha accertato come l’Ente pubblico abbia sempre respinto al mittente le fatture, relative a prestazioni aggiuntive per la linea 1 del metrò e il tram 4, non riconoscendole come parte degli accordi presi con la società del trasporto pubblico torinese.
E mentre si attendono gli avvisi di garanzia per il falso in bilancio il rischio per i vertici Gtt è anche un’altra accusa, questa volta da parte della Corte dei conti che sta valutando l’ipotesi di danno erariale.

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