Questa notte è comparsa una nuova corsia ciclabile nel tratto di corso Orbassano tra via
Tirreno e piazza Santa Rita. Alcuni attivisti di Fridays For Future Torino hanno tracciato la
ciclabile per contestare, come già successo in altre città, il DDL Salvini sulla mobilità che
limita pesantemente la transizione ecologica sulle nostre strade.
“Questa azione simbolica arriva in risposta alle politiche aggressive verso le alternative
all’automobile; in particolare gli attivisti si oppongono alle modifiche del Codice della Strada, come la scelta di modificare le condizioni di sicurezza nel sorpasso delle automobili nei confronti delle biciclette, le limitazioni imposte alle corsie ciclabili, che diventano difficili da realizzare, esponendo i ciclisti al traffico. Gli attivisti si oppongono anche alla riduzione del doppio senso ciclabile e all’eliminazione dell’obbligo per gli automobilisti di dare la
precedenza ai ciclisti in caso di strada stretta. Inoltre, la zona di attestamento ciclabile sarà drasticamente ridotta, nonché consentita solo in carreggiate con un’unica corsia di marcia” affermano gli attivisti.
“Abbiamo scelto questa arteria stradale” spiegano i manifestanti “perché è una direttrice
molto frequentata dai ciclisti, che sono esposti all’anarchia delle automobili. Un collegamento così importante non dovrebbe essere sprovvisto di protezioni adeguate”, proseguono.
Una delle richieste avanzate dal movimento è la città 30, un modello sostenibile per uno
spazio urbano a misura di persona, già attuato in altre città d’Italia come Olbia, Cesena e più recentemente Bologna, con sensibili riscontri positivi. La nuova proposta di modifica del
codice della strada va però in direzione opposta, limitando l’installazione di sistemi di
controllo della velocità e la possibilità di istituire nuove ZTL.
Si vuole quindi lanciare un messaggio chiaro al Governo e all’amministrazione della Città di
Torino, perché un cambio di paradigma sulla mobilità è più urgente che mai e non ci
possiamo permettere passi indietro.