3.5 C
Torino
giovedì, 5 Dicembre 2024

Ecco la replica di Celeste D’Arrando (M5s) sugli affitti della casa popolare

Più letti

Nuova Società - sponsor
Redazione
Redazione
Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

La deputata del Movimento Cinque Stelle, Celeste D’Arrando, ha chiarito, via nota stampa, gli aspetti della sua vicenda, dopo la notizia in cui si sosteneva che continuasse a pagare il canone ridotto per una casa popolare, nonostante fosse raddoppiato il suo reddito.

«In merito all’articolo apparso oggi, 21/01/2019 sulla testata online Lo Spiffero, dal titolo: “Casa popolare alla deputata grillina, non ha segnalato il super reddito”, a firma di Oscar Serra, voglio precisare che sia il titolo che il contenuto dell’articolo sono inesatti e fuorvianti per il lettore, nonché lesivi della mia persona. Nel dicembre del 2015 lavoravo per una società di call center e sono passata dal ruolo di operatrice a quello di formatrice, con una variazione contrattuale che da Co.co.co., mi ha vista passare alla tipologia tempo indeterminato, guadagnando così “l’esorbitante” cifra di 900 euro netti che mi farebbero quindi percepire un “super reddito”, come da voi scritto. Trattandosi di una variazione minima, non l’ho comunicata all’Agenzia Territoriale per la Casa del Piemonte Centrale, anche perché nel 2016 sono stati comunque presentati il Cud e l’Isee, che ricordiamo, accerta il reddito anagrafico del nucleo famigliare – in questo caso composto da mia madre, mia sorella e me – fino a quando non troverò un altro alloggio, che sto già cercando ogni volta che posso tornare a Collegno da quando sono stata eletta 10 mesi fa”, spiega D’Arrando. “Vorrei inoltre specificare che ogni due anni l’Atc esegue un censimento socio-economico dei nuclei assegnatari delle case popolari per verificare se esistono ancora i requisiti per la permanenza nell’alloggio e per aggiornare i canoni di locazione. Censimento che abbiamo regolarmente fatto nel 2016 e che aspettavamo di fare anche nel 2018, proprio per comunicare anche la mia variazione di reddito in virtù del mio ruolo di PortaVoce del MoVimento 5 Stelle alla Camera dei deputati dopo le elezioni del 4 marzo 2018. Censimento che però non è stato ancora effettuato dall’Agenzia. Ovviamente verranno saldati gli arretrati, che equivalgono a circa 1000 euro per due anni, a causa dei miei 900 euro di stipendio percepiti dal 2015».

- Advertisement -Nuova Società - sponsor

Articoli correlati

Nuova Società - sponsor

Primo Piano