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venerdì, 14 Marzo 2025

Coronavirus, la Tommaseo raccoglie fondi per una didattica a distanza per tutti. Patriarca: “L’educazione non si ferma”

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

Coronavirus si sconfigge anche così. Un crowdfunding per permettere ai bambini senza computer o tablet di poter accedere alle lezioni virtuali. È l’iniziativa lanciata dalla Onlus Mission Bambini dal titolo “L’educazione non si ferma” e a cui ha aderito anche l’Istituto Comprensivo Tommaseo di Torino.

«Mission Bambini, attiva da anni nell’ambito dell’educazione, non vuole lasciare nessuno indietro! Vuole garantire il sostegno anche in queste settimane ai bambini più vulnerabili, attraverso la continuità a distanza dei propri servizi», spiegano dalla Onlus.

Come detto anche l’Istituto Tommaseo partecipa all’iniziativa per mettere a disposizione dei bambini computer che aiutino nella didattica a distanza.

«Noi siamo loro partner. Dovevamo fare partire a giorni un crowdfunding dal titolo “Il mio bagno non è mai rotto” per sistemare i servizi igienici della scuola», racconta la dirigente scolastica Lorenza Patriarca, che spiega il cambio di destinazione dei fondi visto l’emergenza legata al Covid-19 che da tre settimane e fino almeno al 3 aprile ha costretto alla chiusura le scuole.

«È arrivato il coronavirus e la necessità di didattica a distanza e abbiamo verificato che non tutti gli alunni hanno modo di collegarsi. Non tutti, infatti, hanno un proprio computer o un tablet con cui comunicare con gli insegnanti, fare esperienze a distanza, ricevere i materiali che i docenti inviano, mandare i propri elaborati».

E così l’adesione alla campagna di Mission Bambini, che interesserà anche altre scuole.

«Mission bambini ha pensato che il problema non è certo solo del Tommaseo. – prosegue Patriarca, che è anche consigliera comunale a Torino – Tutte le scuole possono avere bisogno d’aiuto, è necessario che tutti si attrezzino perché nessuno resti indietro. Con i fondi raccolti potremo aiutare chi non è attrezzato perché l’educazione non si ferma!». 

 

Ecco l’appello per la raccolta fondi

L’Italia sta vivendo un periodo di grave emergenza dovuto al diffondersi del COVID-19 che ha imposto la chiusura delle scuole e un mutamento radicale delle nostre abitudini, facendo emergere maggiormente i bisogni delle famiglie più fragili.

IL PROBLEMA:
Chi vive una condizione di disagio rischia di essere ulteriormente penalizzato da questa emergenza: fermare l’intervento educativo può causare costi sociali enormi per un’intera generazione di studenti e per le comunità, in particolare per gli alunni con bisogni educativi speciali e gli stranieri e le loro famiglie.
Questa emergenza ha inoltre importanti  ricadute sul piano psicologico per via dell’isolamento forzato, della paura e dell’insicurezza per il periodo delicato che stiamo attraversando.  Molte famiglie si trovano in difficoltà nella gestione dei figli e se private del sostegno degli educatori che giorno dopo giorno li affiancano nel difficile compito di accompagnare i ragazzi, rischiano anch’esse di perdersi.

IL PROGETTO:
Mission Bambini, attiva da anni nell’ambito dell’educazione, non vuole lasciare nessuno indietro! Vuole garantire il sostegno anche in queste settimane ai bambini più vulnerabili, attraverso la continuità a distanza dei propri servizi. I bambini a forte rischio di dispersione o insuccesso scolastico non vanno abbandonati, né le loro famiglie, in gravi condizioni di disagio socio economico.

Abbiamo individuato sul territorio nazionale due modalità di intervento:

– il potenziamento della strumentazione informatica durante l’emergenza
Allestiremo delle postazioni informatiche presso i centri di aiuto allo studio, attrezzate con pc e connessione internet, per fornire agli operatori  strumenti necessari per fare scuola a distanza ed aiuto nei compiti che le scuole stanno assegnando. Doteremo le famiglie maggiormente in difficoltà di pc portatili, tablet e altra strumentazione elettronica per lo svolgimento a distanza delle attività didattiche.
L’accesso ai servizi sarà gratuito, in via telematica e permetterà, oltre al sostegno didattico, anche di svolgere un lavoro di supporto psicologico contro l’isolamento, nonché di rispondere ad eventuali bisogni emergenti dei ragazzi seguiti.

– il sostegno psicologico come servizio da attivare nella fase di rientro a scuola e alla normalità
Insieme alla rete dei nostri servizi educativi e alle scuole stiamo pianificando percorsi di ascolto e sostegno psicologico per bambini e genitori, da avviare una volta che la fase di isolamento ed emergenza sarà terminata. Ciò per facilitare a rielaborazione delle paure vissute e il superamento delle diffidenze che la situazione attuale sta generando.
Cominceremo a mettere in atto gli interventi descritti a Milano, con l’allestimento di 4 postazioni nei 4 quartieri più periferici e fragili a nord della città. In ciascuno dei 4 quartieri Missioni Bambini sostiene un centro di aiuto allo studio, con utenti bambini di scuola primaria o secondaria di primo grado, per un totale di circa 400 bambini e relative famiglie interessate dal progetto.

Ora che le misure restrittive sono state estese a tutta Italia, stiamo già raccogliendo le necessità di altre città, dove già siamo presenti, come Torino, Padova, Napoli e Catania, per realizzare gli stessi interventi.

LONTANI MA VICINI: INSIEME SI PUO’!
Anche attraverso una piccola donazione puoi dare a uno studente e alla sua famiglia un aiuto concreto.

Ecco come verranno utilizzati i fondi raccolti:
• Con 100 euro potremo acquistare un tablet o una stampante
• Con 350 euro potremo acquistare un laptop
• Con 500 euro potremo garantire la connessione completa ad un centro di aiuto allo studio

Per fare tutto questo però abbiamo bisogno anche del tuo aiuto, non fermiamoci ora!

#viciniaibambini

Per partecipare al crowdfunding basta cliccare qui

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