Un pacchetto di misure di sicurezza per evitare il rischio di una nuova diffusione del contagio del Coronavirus. E’ quanto firmato da Regione Piemonte, Comune di Torino, Prefettura e Questura per evitare assembramenti.
Tra le misure l’obbligo di mascherina anche all’aperto quando c’è il rischio di assembramenti, nei parcheggi e nelle aree antistanti i centri commerciali e i supermercati.
Mentre è stata stabilita anche una stretta sulla movida dopo locali e piazze piene in questi primi giorni: divieto di vendita di alcolici da asporto dopo le 19 nelle aree della movida, e chiusura di bar e ristoranti all’1 di notte.
“Fin dall’inizio dell’emergenza abbiamo seguito linea di grande prudenza, – ha spiegato Alberto Cirio – la cautela è d’obbligo, noi vogliamo riaprire tutto ma farlo per sempre. Abbiamo stabilito alcune misure per evitare la movida, e l’attenzione sul loro rispetto sarà altissima”. Per il governatore del Piemonte aver ritardato l’apertura di bar e locali ha permesso di vedere cosa sta accadendo nel resto d’Italia e prenderne esempio: “Questa cautela ci ha permesso di vedere come in molte città italiane ci siano state situazioni potenzialmente molto pericolose. Con l’ordinanza che firmo oggi, vogliamo che in Piemonte i cittadini possano vivere questo primo week end di libertà con grande senso di responsabilità. Da come ci comporteremo nei prossimi giorni dipende il futuro della nostra Regione e ciò che potremo fare”.
Intanto, il prefetto di Torino Claudio Palomba esclude l’invio dell’esercito nelle piazze: “Per controllare la ripartenza della movida abbiamo valutato ma escluso l’utilizzo dell’esercito. Per chi non rispetterà le disposizioni previste dall’ordinanza regionale e dalle singole ordinanze comunali sono previste sanzioni tra 300 a 4.000 euro, la revoca o la sospensione della licenza per gli esercizi commerciali. Ribadiamo però che non c’è alcuna intenzione di gravare sui gestori dei locali”. Intensificate invece le attività di controllo e pattugliamento delle forze dell’ordine.