di Moreno D’Angelo
L’Italia ha paura dell’Isis e chiede un aiuto e maggiore impegno per difendersi dalla minaccia. A suonare il campanello d’allarme è il Consiglio supremo di Difesa che in una nota spiega che l’Isis è un reale pericolo per il Paese. La pressione militare dell’Isis in Siria e in Iraq implica rischi rilevanti per l’Europa e per l’Italia anche per la forza attrattiva che il movimento esercita su formazione jiadiste in aree non contigue ai territori controllati. «È necessario quindi che l’Italia insieme all’ONU e all’Unione Europea consideri con estrema attenzione gli eventi in corso – aggiungono dal Consiglio – e eserciti ogni possibile sforzo per prevenire in particolare l’ulteriore destabilizzazione della Libia».
«La minaccia costituita dai cosiddetti foreign fighters – continua la nota – rende evidente l’esigenza di uno sforzo integrato e senza soluzione di continuità, sia sul fronte informativo, sia su quello esecutivo, da parte dei dispositivi di sicurezza esterna e interna nazionali e internazionali».
Un documento diffuso dal Quirinale, dopo la seduta del Consiglio Supremo di Difesa presieduto dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a cui hanno partecipato anche Matteo Renzi, il ministro degli Esteri Federica Mogherini, quello dell‘Interno Angelino Alfano, il ministro della Difesa Roberta Pinotti e l’ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, Capo di Stato Maggiore della Difesa.
«La situazione in atto dimostra l’urgenza e l’importanza, pur nei limiti della ridotta disponibilità di risorse, di una rapida trasformazione delle nostre forze armate e dell’Organizzazione della sicurezza» conclude la nota del Consiglio della Difesa.