CER: comunità energetiche rinnovabili
In questa crescente pressione per una sostenibilità a lungo termine, le comunità energetiche rinnovabili (cer) emergono come un baluardo innovativo nella lotta contro l’inquinamento e per l’autosufficienza energetica.
Queste comunità, che uniscono privati cittadini, enti pubblici e aziende, sono pionieri nel produrre e condividere energia rinnovabile localmente, creando un sistema energetico più resiliente e meno dipendente dai combustibili fossili.
I vantaggi di aderire a una cer vanno oltre l’aspetto ambientale, estendendosi a benefici economici tangibili e a un rafforzamento del tessuto sociale e economico locale. In questo contesto, aziende e consumatori trovano nelle cer non solo un’opportunità per ridurre costi energetici ma anche per partecipare attivamente alla transizione energetica, promuovendo un impatto positivo sul proprio territorio.
Cosa sono le comunità energetiche rinnovabili?
Le comunità energetiche rinnovabili (CER) si configurano come aggregazioni locali dove si condivide l’obiettivo di produrre, consumare e gestire energia proveniente da fonti rinnovabili. Questi gruppi, spesso composti da abitanti di una stessa area geografica o da aziende situate in un determinato distretto, sono una risposta concreta alla necessità di un approccio più sostenibile e decentralizzato alla produzione energetica.
La decentralizzazione è l’elemento distintivo delle CER: a differenza delle tradizionali centrali energetiche che si basano su grandi impianti centralizzati, le comunità energetiche utilizzano tecnologie rinnovabili come il fotovoltaico. Questi sistemi vengono installati in luoghi strategici, come i tetti delle case o degli edifici aziendali, per produrre energia proprio nel punto in cui verrà consumata. Questo non solo riduce le perdite di trasmissione ma favorisce anche una maggiore stabilità nella rete elettrica locale.
Nell’ambito delle cer, l’innovazione non si ferma solamente al solare, ma si estende anche al settore eolico, in particolare con soluzioni adatte anche all’uso domestico. Un esempio significativo è la pala eolica verticale Pegasus offerta da Enessere. Questa soluzione non solo si integra esteticamente in qualsiasi contesto abitativo ma è altamente efficiente, rappresentando una scelta ideale per coloro che desiderano produrre energia pulita senza impatti visivi negativi.
Tale approccio si può osservare in Germania, dove le “Energiegenossenschaften” (cooperative energetiche) sono cresciute in popolarità. Queste cooperative permettono ai membri di investire collettivamente in impianti solari e eolici, distribuendo l’energia prodotta direttamente tra i soci, con l’obiettivo di raggiungere l’autosufficienza energetica.
La legalità delle CER è un altro aspetto fondamentale. In Italia, per esempio, sono formalmente riconosciute e regolate da specifiche normative che facilitano la loro costituzione e operatività, come dimostra l’adozione del decreto legislativo 199/21 che incentiva la formazione di queste comunità energetiche.
Vantaggi delle cer: economici, sociali ed ambientali
Le comunità energetiche rinnovabili offrono una serie di benefici che si estendono dall’ambito ambientale a quello economico e sociale, promuovendo uno sviluppo sostenibile su più fronti.
Dal punto di vista ambientale, le CER giocano un ruolo cruciale nella riduzione dell’impronta di carbonio. Attraverso l’utilizzo di energie rinnovabili, come il solare o l’eolico, queste comunità diminuiscono la dipendenza dai combustibili fossili, riducendo così le emissioni di CO2 e altri gas serra. Questa transizione energetica è fondamentale per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità globale stabiliti dagli accordi internazionali, come l’Accordo di Parigi sul clima.
Economicamente, l’adozione di un modello di energia rinnovabile comunitaria offre vantaggi significativi ai suoi membri. Le CER possono implementare meccanismi di bilanciamento energetico e offrire tariffe preferenziali che riducono i costi energetici generali. Ad esempio, attraverso la produzione e la condivisione locale di energia, i membri della comunità possono evitare oneri legati al trasporto di energia su lunghe distanze, beneficiando così di prezzi più bassi rispetto a quelli del mercato tradizionale.
Dal lato sociale, le CER favoriscono l’indipendenza energetica e stimolano l’economia locale. L’installazione e la manutenzione di impianti di energia rinnovabile necessitano di manodopera, creando opportunità di lavoro nelle comunità dove questi sistemi vengono implementati. Questo non solo aiuta a ridurre la disoccupazione ma supporta anche lo sviluppo di competenze tecniche tra la popolazione locale, incrementando la resilienza comunitaria e la capacità di auto-sostentamento.
Normativa e incentivi per le cer
L’adozione e lo sviluppo delle comunità energetiche rinnovabili in Italia e in Europa sono promossi attraverso un robusto quadro normativo e un sistema di incentivi finanziari. Queste misure sono pensate per accelerare la transizione verso un sistema energetico più sostenibile e decentralizzato, consentendo contemporaneamente la creazione e l’espansione delle CER.
A livello europeo, le direttive dell’Unione Europea come la Direttiva RED II (2018/2001) sull’incoraggiamento dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili stabiliscono linee guida che gli stati membri devono seguire. Queste includono il supporto alle energie rinnovabili attraverso regimi di aiuti statali e misure che facilitano l’autoconsumo e la condivisione dell’energia all’interno delle comunità.
In Italia, il decreto legislativo 199/21 e le varie delibere dell’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) offrono una struttura regolatoria specifica per le CER. Questi regolamenti definiscono chi può formare e partecipare a una comunità energetica, come devono essere gestite e quali benefici possono ottenere i membri. L’obiettivo è semplificare la burocrazia, ridurre i costi di connessione e distribuzione dell’energia e incentivare l’uso di sistemi di produzione locale.
Un altro importante strumento di incentivo è il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che include fondi specifici destinati a progetti che supportano l’efficienza energetica e lo sviluppo delle energie rinnovabili. Questo programma offre sostegni finanziari che possono coprire una parte significativa dei costi di investimento necessari per avviare e operare una CER, rendendolo un’opzione attrattiva per molti.
Come aderire a una cer
Il processo di adesione è generalmente semplice e accessibile, sebbene possa presentare variazioni in base alle normative regionali o locali.
Il primo passo consiste nel contattare il gestore della rete elettrica locale o un’organizzazione che già gestisce una CER. Questo ente sarà il punto di riferimento per tutte le informazioni e i requisiti necessari per procedere. È fondamentale fornire alcuni dati tecnici riguardanti l’abitazione o l’azienda che si intende collegare alla comunità energetica, come la capacità energetica richiesta o disponibile, la tipologia degli impianti presenti, e la posizione geografica.
Successivamente, si procederà alla sottoscrizione di un accordo di partecipazione, che delineerà i diritti e i doveri di ciascun membro della comunità, inclusi gli aspetti legati alla divisione dei costi energetici e alla distribuzione dell’energia prodotta.
Per facilitare l’accesso alle informazioni e supportare i potenziali nuovi membri, molte CER offrono assistenza tramite punti informativi dedicati. Questi possono trovarsi in uffici comunali, biblioteche o altre strutture pubbliche. Inoltre, è spesso disponibile supporto online attraverso il sito web delle autorità energetiche locali o specifiche piattaforme dedicate alle energie rinnovabili.