“La Rai non ha chiesto nulla, e’ falso dire il contrario”, nessuno in Rai ha chiesto preventivamente il testo a Fedez. Quella operata dall’artista e’ stata “una manipolazione”, che poi ha subito visto “tutti correre dietro”, tutti “vittime di una menzogna” e senza che sia stata fatta una minima verifica. Lo ha detto Franco Di Mare, direttore di Rai3, in audizione in commissione di Vigilanza sul caso Concertone. Di Mare ha spiegato che la valutazione del contenuto “e’ demandata direttamente alla produzione, lo prevede il contratto. I testi si consegnano, questo si configura come responsabilita’, atto doveroso”. Il testo “avremmo potuto chiederlo”, ha aggiunto il direttore di Rai3, riferendo anche il contenuto della risposta via e-mail del vice direttore Ilaria Capitani agli organizzatori – ai quali “per contratto compete la responsabilita’ editoriale”, precisa Di Mare – la quale non riteneva opportuno nel contesto attuale quel contenuto. La telefonata con l’artista “la fa Bonelli (Massimo, a capo della societa’ che organizza l’evento del Concertone,ndr), Ilaria Capitani non segue la prima parte della telefonata, non e’ nella sala e non puo’ aver registrato la telefonata e si avvicina quando percepisce che l’artista alza i toni della voce. Lo fa quando l’artista afferma, probabilmente – e voglio dirlo ancora bonariamente – facendo confusione su chi sia l’interlocutore, ‘voi del servizio pubblico avete il potere di censurare chi volete’, la Capitani si avvicina e fa capire che l’azienda viene chiamata in causa in modo diffamante”.
Di Mare ha quindi consegnato alla commissione la trascrizione integrale della telefonata ed evidenzia che quanto reso pubblico invece da Fedez era incompleto, ovvero l’artista “ha tagliato” alcuni passaggi, “specie quelli in cui la Capitani dice che la Rai non opera alcuna censura e lascia invece solo la parte in cui dice ‘io non lo ritengo opportuno in questo contesto’. L’intervista viene montata spostando domande e risposte, inserendo domande dove non ci sono e cosi’ l’intervista assume un tono completamente diverso rispetto a quello finora pubblico. Quello pubblicato da Fedez non e’ neanche un riassunto, e’ una manipolazione”. Il direttore di Rai3 ha quindi citato la definizione di ‘manipolazione’ che fanno il Devoto Oli e la Treccani, e cioe’ macchinazione, imbroglio, piu’ comunemente rielaborazione tendenziosa della realta’.
“Siamo finiti sui siti internazionali, perfino a Singapore, e’ un imbroglio, una manipolazione”, ha commentato Di Mare, aggiungendo che “in alcuni Paesi la manipolazione e’ un reato penale..”. La narrazione di quella giornata “e’ stata falsata”, ha detto ancora Di Mare. E “tutti corrono in soccorso del cantante che urla a una censura inesistente, che nessuno aveva mai fatto. E purtroppo nessuno si prende il tempo per una verifica attenta. Ma tutti vittime di una menzogna, nella migliore delle ipotesi vittime di una verita’ aggiustata e che diventa verita’ per tutti per 48 ore. Noi, Rai, veniamo crocifissi e condannati prima ancora che Fedez salga sul palco…Ma si puo’ rimediare a questo, dopo che siamo finiti sui siti di mezzo mondo? Mi auguro di si’ ma non mi illudo perche’ il danno e’ gigantesco, la bugia corre piu’ veloce della verita’. Chi paghera’ per questo? Ilaria Capitani e gli altri si aspettano delle scuse che sono certo non arriveranno mai. Come si fa a cadere nella rete della manipolazione?”. L’auspicio del direttore di Rai3 e’ che “da questa storia di falsita’ venga fuori un insegnamento, qualcosa di positivo”.