“Le borse di studio devono essere assegnate in base al bisogno e al merito, punto e basta! I Rettori delle Università piemontesi così hanno chiarito, rispondendo alla proposta dell’Assessora Chiorino di rivedere i criteri del regolamento Edisu per l’assegnazione delle borse di studio in base alla “condotta” politica e morale degli studenti” dichiara il Vicepresidente della Commissione Cultura del Consiglio regionale Daniele Valle.
“I Rettori, nella loro lettera, hanno precisato: “la nostra posizione è contraria perché esistono specifici istituti giuridici preposti a sanzionare i crimini e riteniamo che nell’istruzione risieda proprio uno dei pilastri del recupero civico di persone a valle dei comportamenti delittuosi”. Infatti, l’Università non è un tribunale e non diventerà mai il luogo dove si giudicano reati e condotte. L’Università è e deve restare il luogo del sapere, di fronte al quale siamo tutti uguali. L’istruzione è un diritto non condizionabile nel nostro Paese, e proprio per questo, rappresenta per l’uomo un fondamentale strumento di riscatto, di orgoglio e di libertà” conclude va.