La “talpa” dei No Tav era un militare della guardia di finanza. A confermarlo uno degli imputati del maxi processo che vede alla sbarra 53 attivisti che si oppongono all’Alta Velocità in Valsusa.
«Le informazioni – ha rivelato all’aula – ce le passava un finanziere che all’epoca partecipava ai tavoli di lavoro con le forze dell’ordine. “Sono uno che sa come si fanno le cose”, diceva. All’inizio credevo fosse un millantatore. Poi cambiai idea».
I fatti risalgono al 2011, quando il 27 giugno ci fu lo sgombero del grande presidio della Maddalena di Chiomonte con massiccio impiego di lacrimogeni.
Il finanziere, scoperto dalla polizia, era stato indagato per rivelazione di segreto d’ufficio ed è uscito dal processo patteggiando la pena.
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