No Tav da sempre, tanto da fare il suo ingresso in Parlamento con una cravatta contro la Torino-Lione, il senatore Cinque Stelle Marco Scibona ha commentato la dichiarazione spontanea che i quattro attivisti in carcere con l’accusa di terrorismo hanno fornito durante l’udienza di ieri.
Chiara Zenobi, Mattia Zanotti, Claudio Alberto e Niccolò Blasi hanno infatti ammesso di essere stati al cantiere di Chiomonte la notte del 14 maggio 2013 respingendo però ogni accusa di essere dei terroristi.
E della stessa opinione è anche Scibona che precisa come «La dichiarazione spontanea resa in tribunale dai ragazzi accusati di terrorismo, in carcere in isolamento da più di un anno, rientra nella pratica nonviolenta, gandhiana, del riconoscere le azioni portate avanti per tentare il blocco di una devastazione atroce».
Inoltre, il grillino ha precisato anche che le dichiarazione dei quattro attivisti dimostrino come il movimento No Tav ha «chiare le finalità e la responsabilità dei gesti, mentre non ci sembra altrettanto da parte di chi indegnamente rappresenta lo Stato. I politici invece di distorcere la realtà, dovrebbero per primi rendersi conto che le popolazioni valsusine aspettano risposte politiche e tecniche basate sui fatti e sui dati e non solo olio di ricino e manganello».