Non ci sarebbero tracce di cromo esavalente nei terreni di Salbeltrand. Ad affermarlo è l’Arpa incaricata dalla Procura di Torino di fare accertamenti nell’ambito dell’inchiesta aperta su possibili rischi ambientali per cui il Comune valsusino si è costituito parte offesa.
Proprio il sindaco Roberto Pourpour aveva nelle scorse settimane denunciato la presenza di sostante inquinanti, tra cui cromo esavalente fortemente cancerogeno, nella falda acquifera.
I terreni in questione sono quelli in cui sono previsti lavori connessi alla Tav: proprio lì infatti dovrà sorgere il deposito di smarino derivsante dal cantiere di Chiomonte. Secondo le verifiche di Arpa il cromo esavalente sarebbe retrocesso, ma restano comunque solfato di ferro e al manganese in valori superiori alla norma. Per questo il monitoraggio della zona proseguirà.