La Corte di Appello di Torino si è riservata di decidere sulla richiesta delle autorità francesi di estradizione per Emilio Scalzo, attivista No Tav accusato di violenze nei confronti di un poliziotto francese durante una manifestazione.
Come spiega l’avvocato difensore Danilo Ghia: “Il 5 ottobre Scalzo sarà processato per l’occupazione della casa di Claviere -deve essere presente per potersi difendere e questo e’ incompatibile con l’estradizione. In ogni caso la Francia può cominciare il procedimento senza la presenza dell’imputato, nulla lo vieta”.
A difesa di Scalzo anche la consigliera regionale del Movimento 4 Ottobre: “Emilio è un patrimonio di umanità. Teniamocelo stretto. No estradizione” scrive su Facebook. Mentre davanti al Palazzo di Giustizia è stato organizzato un presidio di solidarietà.