Il direttore del Museo Egizio Christian Greco interpellato sulle parole dell’assessore regionale di Fratelli d’Italia Maurizio Marrone secondo il quale non dovrebbe essere confermato alla guida del museo: “Non faccio politica, mi dedico all’antico e non alla contemporaneità. Sono un egittologo e lo rimarrò anche se dovessi andare a servire cappuccini in un bar di Porta Nuova”.
“Ho già detto che mi piacerebbe che il direttore fosse invisibile, che parlasse la sua squadra. Oggi abbiamo una squadra di 70 persone, un museo che scava in Egitto, stiamo lavorando per il bicentenario. Il direttore può essere utile, ma non è indispensabile, l’istituzione va avanti”, sottolinea Greco.
“Avendo questa responsabilità incredibile mi faccio sempre forza sul fatto che qualunque cosa è insignificante rispetto alla vita dei nostri oggetti. Sono oggetti che hanno una vita media di 3.500 anni, vuole che si spaventino di un direttore?
Andiamo avanti, il Museo Egizio va avanti. I direttori passano, il museo rimane qui da 200 anni” conclude.
Sul tema è intervenuta anche l’assessora comunale alla Cultura Rosanna Purchia: “Da assessore alla Cultura ritengo che non si replica a un commento e a un’idea personale. Sono sicura che l’assessore Marrone ha parlato a titolo personale, non mi risulta che abbia deleghe in merito e non spetta a lui la nomina di cui parliamo”. “Stiamo parlando di uno dei musei più importanti al mondo, di uno dei direttori più importanti al mondo che sta lavorando, e meglio non si può fare, per preparare un evento mondiale e la città sarà al suo fianco. Occupiamoci di questo”, ha aggiunto Purchia. “Siamo in democrazia e le opinioni personali si esprimono e si ascoltano. Non sentivamo l’urgenza di intervenire ma ora voglio farlo”, ha spiegato Purchia che ha aggiunto di non avere sentito l’assessore regionale Poggio “con cui c’è sintonia su tanti temi”.