«Io non dico che Dio non esista, affermo che la Bibbia parla di Dio come ne parlano l’Iliade e l’Odissea. Non è un libro sacro».
Continuano a ritmo serrato le sempre affollate conferenze di Mauro Biglino. Lo studioso e traduttore della Bibbia e di testi sacri è oggetto di minacce e gli è stato anche recapitato un proiettile. Il suo ultimo lavoro “La Bibbia non è un libro sacro” ha venduto 10mila copie in due mesi. Le sue affermazioni e pubblicazioni stanno scardinando le basi su cui le religioni monoteiste si sono imposte.
Biglino ha tradotto per anni l antico testamento per conto delle Edizioni San Paolo.Ruolo da cui è stato estromesso dopo la pubblicazione del suo primo libro. Il testo base oggetto dei suoi studi è il codice ebraico masoretico di Leningrado assunto come fondamento della dottrina. «Io non ho verità o fedi da proporre sono solo un traduttore che cerca di raccontare cosa è realmente scritto nei testi. Insomma basta leggere».
«L’antico testamento-afferma l’autore – è uno dei libri più oggetto di revisionati della storia. Non sappiamo come, quando e da chi siano stati scritti questi documenti. Ad un certo punto, tra l ottavo ed il nono secolo d.C., hanno dovuto mettere un punto fermo. tra bibbie greche,ebraiche, testi e versioni più svariate. Si è così affermata la scuola tradizionalista di Tiberiade (detta dei masoreti) da cui deriva il codice di Leningrado che è alla base delle Bibbie che sono in tutte le case. I masoreti hanno introdotto più variazioni di ogni altra scuola. E quello che viene ritenuto il testo ispirato da Dio tra i tanti codici potrebbe essere il più falso».
Biglino spiega come le lingue semitiche siano scritte con solo consonanti. I masoreti hanno introdotto simboli vocalici. Cita il caso del termine “terra” a cui basta l’aggiunta di un puntino per trasformare il suo significato in “rapporto sessuale tra donna e animale”. Di puntini ed altro ne sono stati aggiunti tanti visto che i masoreti hanno apportato, almeno duemila variazioni al testo dei samaritani.E’ poi evidente che un testo trascritto a mano o sotto dettatura non sia mai uguale.
I dubbi sulle fonti sono presenti anche tra autorevoli studiosi: vi sono Rabbini americani dell’ università di Los Angeles che oltre a questi fubbi non pensano che Abramo ed anche Mosè siano realmente esistiti. Precisa che le vicende di Mosè sono state scritte dopo almeno 500 anni, mentre di profeti Isaia ve ne sarebbero stati almeno tre. Insomma si è inventata una figura mito per creare un capostipite. Per non parlare di almeno undici libri nascosti come “le guerre di Yahweh”. Testi cosi espliciti che non potevano essere solo corretti.
Anche su libri e documenti da prendere in esame come fonte autentica bibllica vi è una grande confusione. Ogni scuola (ebraica , copta, greca..) ha preso i considerazione libri diversi tra quelli ritenuti “ispirati” ignorandone altri.
«Come si fa a spiegare verità assolute da questo quadro? Si domanda Biglino e aggiunge:
«Tutte le verità dipendono da un libro che non sappiamo quando, come e da chi è stato scritto. Di fatto non una sola riga è attribuibile agli autori citati» constata Biglino mentre fioccano domande su alieni, eden e giganti. Facciamo così finta che siano state scritte così in origine e che il tutto sia legato all’ispirazione divina».
Tra i libri rimasti è considerato più a rischio è quello attribuito ad Ezechiele che, secondo quanto espresso dal Concilio di Trento, non doveva essere spiegato al popolo. La lettura e lo studio della Bibbia non è stata mai particolarmente consigliata. Meglio se “interpretata” dai ministri della Chiesa.
Biglino afferma che l’Adamo della Genesi sia il frutto di un esperimento di ingegneria genetica operato da entità aliene:.gli Elhoim. L’Eden è un laboratorio. Il frutto proibito è la sessualità che ha consentito a questo nuovo essere modificato di riprodursi, dopo aver “creato” anche Eva. Tutto questo sarebbe avvenuto 4500 anni fa ed ha consentito a questi uomini evoluti di fare tutte quelle opere e salti tecnologici in un tempo brevissimo imponendosi sulle masse rimaste primitive. Tanto è vero che Adamo fuggendo dal paradiso aveva paura della gente che avrebbe incontrato fuori (precisa Biglino).. I protagonisti di questa azione sono gli Elohim. Un punto chiave nella analisi di Biglino. Visto che si tratta di uno dei nomi della divinità che è plurale ci si è attaccati agli specchi per trovare delle giustificazioni. Lo studioso sorridendo afferma che certo non sono “idoli di pietra” o dei giudici, nè si tratta di un plurale majestatis (come si cerca di far passare) ma di entità con tanto di nome che controllavano parti del territorio e si scontravano e accordavano tra loro con armi potentissime e roboanti macchine volanti che sono presenti nella mitologia e testi sacri antichi in tutto il mondo. Non a casa nell’antico testamento Dio viene definito “il dio degli eserciti” ed il popolo eletto non sarebbe altro che la gente legata ad un Elohim aggressivo con un area di controllo alquanto limitata. Nei testi si citano i loro nomi , si parla delle loro aree di competenza, di battaglie e persino del loro apprezzare la birra e fumi del grasso degli animali sacrficati per placarne le ire. Uj punto chiave perchè mette in discussione il capisaldo della religione monoterista. Per L autore accettare queste verità che emergono e che non possono più essere confutate può salvare la Chiesa. Le aperture di Papa Francesco potrebbero essere viste anche in relazione a queste contraddizioni palesi dei testi sacri di cui molti studiosi bibilici sono ben coscienti. Sulla vicenda extraterrestre Biglino ricorda come nel 1945 nella piana di Giza sia stato rinvenuto un corpo mummificato molto particolare: alto due metri, testa allungata ed orbite oculari molto ampie. Non certo il fisico di un umano dell’epoca. Ha anche indicato come la pratica e le narrazioni riguardanti la narrazione della mummificazione potrebbero essere un tentativo di riprendere quanto visto nelle astronavi con uomini ibernati per i loro viaggi stellari.
Infine Biglino si è tolto qualche sassolino dalle scarpe sui suoi critici.
«I sapienti non sono in grado di dire con certezza come fossero scritti e vocalizzati in origine i vari libri biblici, visto che i codici presentano migliaia di varianti ma “sanno con certezza” che quegli scritti i sono stati ispirati da Dio anche spesso quando scrivono una cosa in realtà ne vogliono significare un’altra. Per fortuna, per fare le considerazioni su questa situazione di fatto non è richiesta la sapienza dei sapienti ma è sufficiente l’ignoranza degli ignoranti, tra i quali mi colloco molto volentieri». Una dichiarazione in replica ad una mail ricevuta da un padre domenicano che ha attaccato lo studioso accusandolo di essere o uno che sfrutta l’ignoranza della gente o solo un ignorante.
Moreno D’Angelo
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Di Moreno D’Angelo