17.1 C
Torino
domenica, 8 Settembre 2024

Mao, Marco Guglielminotti Trivel è il nuovo direttore. Ricca (Lega): "Rispettata la meritocrazia"

Più letti

Nuova Società - sponsor
Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

È Marco Guglielminotti Trivel il nuovo direttore del Mao di Torino. A deciderlo il Cda odierno dopo le dimissioni di Marco Biscione che diventeranno effettive dal primo novembre prossimo. Un’elezione che riporta ordine nella graduatoria stilata dalla Commissione Internazionale di selezione del 2014. La commissione infatti aveva assegnato il primo posto in classifica a Guglielminotti Trivel e Marco Biscione all’ultimo, ma comunque scelto dall’allora presidente Patrizia Asproni.
Fino ad oggi Guglielminotti Trivel ha ricoperto il ruolo di Conservatore per l’Asia Orientale del MAO, dove lavora stabilmente dal 2006 occupandosi principalmente delle collezioni cinese e giapponese. Ha contribuito alla prima apertura al pubblico del MAO nel 2008 e al riallestimento della galleria dedicata alla Cina nel 2015.
Sulla questione il capogruppo della Lega Nord Fabrizio Ricca aveva presentato una mozione in Sala Rossa in cui si chiedeva alla sindaca Chiara Appendino di nominare il candidato giudicato come “profilo pienamente rispondente al bando”.
«La Lega ha dimostrato che si può ristabilire la meritocrazia a Torino dopo anni di spadroneggiamento da parte dei soliti noti» ha affermato Ricca ricordando come «anche l’ex-Presidente Asproni aveva “tolto le tende” in seguito alla mozione della Lega, appoggiata dalla Sindaca, in cui chiedevamo di sfiduciarla. E lo stesso dicasi del suo factotum, l’allora Segretario Generale Christian Valsecchi, che si è dimesso dopo che è passata  la mozione della Lega che chiedeva di ridurne lo stipendio».
Il Consigliere Ricca non ci va giù leggero: «All’epoca delle dimissioni dell’ex-Presidente Asproni, sostenitrice di Renzi, avevamo anticipato che quella sarebbe stata la prima testa a rotolare del famigerato “Sistema Torino” a guida Pd. La Lega ha tenuto alta la pressione sulla Sindaca Appendino che non dava segni di voler mantenere  le promesse della campagna elettorale. Con la nomina di oggi e il ristabilimento della meritocrazia, la vicenda MAO si sta avviando ad una felice conclusione grazie alla Lega e alla sua continua azione di monitoraggio delle attività della giunta».

- Advertisement -Nuova Società - sponsor

Articoli correlati

Nuova Società - sponsor

Primo Piano