In questo periodo in cui emerge l’estrema debolezza della nostra società, sale la preoccupazione per il silenzio di persone fragili, tra queste, le donne maltrattate e i loro figli. E’ necessario rispettare le regole imposte per il coronavirus e restare a casa, ma per molte donne la casa non è il luogo della sicurezza, il dato più sconfortante è l’aumentano dei casi di violenza domestica, alimentati anche dalla forzata clausura e dalla convivenza obbligata.
Il Dipartimento per le Pari opportunità ha lanciato a livello nazionale la nuova campagna social “Libera puoi” sostegno delle donne vittime di violenza durante l’emergenza Coronavirus. la città di Moncalieri, una tra le prime in Itala, propone un percorso di sensibilizzazione rivolto agli uomini, ma non solo, un punto antidiscriminazione e un punto informativo Pari Opportunità. Lo Sportello Punto Donna Moncalieri – gestito da ArciValleSusa – ha sospeso l’apertura al pubblico, ma non è fermo: e’ attivo tutti giorni garantendo l’ascolto telefonico, i servizi di consulenza legale e i colloqui di sostegno psicologico, con la possibilità per le donne di chattare con le operatrici e chiedere aiuto e informazioni in sicurezza, senza il rischio di essere ascoltate dai loro aggressori. E’ un servizio, ma è anche un appello a non restare in silenzio, a trovare il coraggio di denunciare, per se’ e per la violenza assistita dai propri bambini.
L’Assessore alla Cultura e Pari Opportunità Laura Pompeo dichiara: “Il compito del mio Assessorato e’ quello di diffondere la cultura delle pari opportunità, in un’ottica di educazione civica permanente. Sappiamo che la violenza di genere e’ prima di tutto un fenomeno culturale: quindi, e’ fondamentale sensibilizzare, rigenerare, educare a relazioni fondate sul rispetto reciproco. Per questo bisogna partire dalle madri, dalle famiglie, dalle scuole. Occorre gettare il seme e promuovere il cambiamento: insegnare agli uomini il rispetto verso le donne e alle donne il rispetto per se stesse. Viviamo infatti da anni una fase di recrudescenza delle azioni violente nei confronti delle donne, con una regressione rispetto agli anni ‘70 del secolo scorso. Come reazione all’autonomia, all’indipendenza, alla libertà che le donne hanno conquistato, si amplifica il clima punitivo nei loro confronti, nemiche che devono essere umiliate e colpite. Questo si traduce in violenza, a vari livelli: da quella efferata di cui leggiamo sui giornali a quella che quotidianamente, sotto diverse forme, molte donne si trovano a subire.
Oggi le donne in questa parte di mondo votano, hanno gli stessi diritti degli uomini (Art. 3 Costituzione) e godono di libertà molto maggiori che in passato. Ma la strada da percorrere verso una reale uguaglianza tra i generi è ancora lunga e richiede molti cambiamenti nella mentalità e nelle azioni”.
337 1082919 (anche sms e WhatsApp) oppure scrivi a: puntodonna.moncalieri@gmail.com
Se sei vittima di violenza e abusi o sei a conoscenza di casi di maltrattamento CHIEDI AIUTO E CHIAMA IL NUMERO 1522: servizio pubblico e gratuito del Dipartimento Pari Opportunità – Presidenza del Consiglio dei Ministri – attivo 24 ore su 24.
Paolo Bogliano