di Moreno D’Angelo
«L’incontro è andato bene, abbiamo parlato del patto per Torino, sul modello di quello di Milano, immaginando qualcosa per la nostra città». È il commento a caldo della sindaca Chiara Appendino dopo l’incontro con il presidente del Consiglio Matteo Renzi presso il grattacielo dell’Innovation Center di Intesa Sanpaolo. «Ora ci lavoreremo anche con il presidente Chiamparino. La disponibilità del governo c’è» ha precisato la sindaca.
Un incontro significativo che ha fatto seguito al proclama fatto da Renzi agli industriali torinesi con cui ha promosso Torino sede del G7 industria del 2017. Renzi ha definito Torino: «Capitale dell’industria italiana, quella storica e noi ci auguriamo anche del futuro».
La sindaca pentastellata ha partecipato inaspettatamente (era in programma la sua presenza solo per il caffè) al pranzo, curato dallo chef Maurizio Montagnese, al 36mo piano del grattacielo, per Matteo Renzi e una quindicina esponenti del gotha finanziario politico e universitario torinese. Tra questi i vertici di Banca Intesa San Paolo Gian Maria Gros Pietro e Carlo Messina, i due rettori di Università e Politecnico di Torino Gian Maria Ajani e Marco Gilli, il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia e dell’Unione industriale di Torino Dario Gallina con la past president Licia Mattioli e il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino. Sicuramente anche in questa occasione la sindaca pentastellata ha confermato tutto il suo pragmatismo operativo. Una dimensione sabauda molto lontana dalle polemiche che stanno investendo il partito del direttorio.