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domenica, 8 Settembre 2024

Il 15 aprile il mondo di ferma e check point militari per i viveri: su Whatsapp ancora una bufala sul Coronavirus

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Redazione
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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

Non c’è giorno in cui una bufala, fake news, venga segnalata. E l’aumento è stato esponenziale proprio in concomitanza con l’emergenza Coronavirus.

Disinformare è il primo obiettivo di messaggi che rimbalzano attraverso Whatsapp, tra audio di finti esperti o addetti ai lavori e appelli a condividere questo o quell’altro messaggio proveniente, falsamente, da Protezione Civile o Istituzioni.

Come è stato nel caso delle scarpe che portavano il virus all’interno delle nostre abitazioni, in queste ore gira un testo, sempre su Whatsapp, in cui si annuncia per il 15 aprile una giornata da film apocalittico. Come se non bastasse quello che la realtà ci fa vivere.

Ecco il testo:

“Il dipartimento della protezione civile, in collaborazione col governo ha deliberato che il 15 aprile se l’epidemia non è stata contenuta verrá dichiarato 
il biocontenimento BSL-4. 
Il più alto che prevede protocolli 
di contenimento estremamente stringenti.
Se l’oms dichiara la pandemia significa che il MONDO SI FERMERÀ COMPLETAMENTE PER 21 GIORNI. 
Borsa, parlamenti, scuole, aeroporti, treni, uffici, attività commerciali, tutto. 
Solo un membro per ogni nucleo famigliare sarà dotato del kit necessario per recarsi ai checkpoint militari approntati 
per i rifornimenti necessari. 
Nessun’altra potrà lasciare la quarantena domiciliare, malato o sano, grave o no. 
Dopo 21 giorni sapremo se il virus è sconfitto ma faremo la conta di un isolamento così rigido.

PER FAVORE
*#stateacasa* 
Copiate e incollate ce la possiamo fare vi prego siamo forti così ad aprile tutto questo finirà!!!

Va chiarito che l’Oms ha già dichiarato la pandemia. E che ogni Stato, come ad esempio il nostro Paese, ha emanato dei decreti con regole da rispettare, come ad esempio restare a casa. Le scuole sono già chiuse, come molti uffici e alcune attività commerciali. Non certo gli alimentari. Ci saranno altre limitazioni ma probabilmente legate di più alle frequentazioni di parchi e giardini e orari di chiusura anticipate, ma nessun blocco totale.

Non è assolutamente vero che per ricevere i viveri bisognerà andare in check point militari. Una bufala che va denunciata da subito.

Le uniche informazioni a cui bisogna dar credito, lo ripeteremo in continuazione, sono quelle che riceveremo dalle Istituzioni.

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