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venerdì, 14 Marzo 2025

“I rasseganti”, Labate, Viotti e Malagnino riflettono sulla crisi di una generazione

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

A che età arriva la rassegnazione? Forse poco prima di varcare i fatidici “anta”? E soprattutto è qualcosa di generazionale? E che colpa ha la generazione precedente? Si possono riassumere così alcuni degli interrogativi che Tommaso Labate si pone nel suo libro “I rassegnati”, pubblicato ad ottobre da Rizzoli e che sarà presentato venerdì 23 novembre alle 18.30 nella splendida location di Copernico, coworking di via Valdocco 2.
Nel libro Labate, giornalista trentanovenne, si interroga sull’illusione e rassegnazione della sua generazione, fregata dai padri, che pure avevano consegnato l’illusione che a un’infanzia felice e a un’adolescenza bellamente turbolenta, sarebbero seguiti anni di benessere, serenità, sollievo, pace.
In occasione della presentazione si confronteranno sul palco tre quarantenni: oltre all’autore anche Fabio Malagnino, giornalista esperto di innovazione e l’europarlamentare Daniele Viotti. Un occasione per ripercorrere le vicende storiche e politiche degli ultimi 40 anni e per cercare la matrice della non-reazione e dell’inerzia.
«Non abbiamo potuto essere comunisti con un Pci che metteva paura ai democristiani, socialisti col Psi che aveva Craxi a Palazzo Chigi, radicali con un Pannella giovane e carico a palla, e manco democristiani. Il rassegnato si è ritrovato incastrato in un tornante cieco della storia» scrive Labate nel suo libro in cui si fotografa il passaggio dalle lotte degli anni novanta all’individualismo di oggi, dalla crisi occupazionale a quella dei valori.

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