9.7 C
Torino
lunedì, 3 Febbraio 2025

Christian Goeschel: Mussolini e Hitler, storia di una relazione pericolosa

Più letti

Nuova Società - sponsor
Aldo Novellini
Aldo Novellini
Nato a Torino nel 1963, sposato, due figlie, giornalista pubblicista, collaboratore da molti anni del settimanale cattolico La Voce e il Tempo e Nuova Società. Dal 2015 è direttore responsabile della testata on line Agenda Domani

Fascismo e nazismo a un certo punto si misero a viaggiare in parallelo. Dalla metà degli anni Trenta vi fu un progressivo avvicinamento che portò dapprima all’asse Roma-Berlino e poi nel maggio 1939 alla stipula del Patto d’acciaio.

Un patto non soltanto a carattere difensivo ma che imponeva di appoggiare l’altro contraente anche in caso fosse questo a scatenare una guerra. Un meccanismo che per l’Italia si rivelò una trappola esiziale. In questa decisione, ebbe una parte decisiva il rapporto personale intercorrente tra il Duce e il Fuhrer.  

Lo storico tedesco Christian Goeschel, nel suo libro  Mussolini e Hitler, storia di una relazione pericolosa (edizioni Laterza), esamina proprio questo speciale rapporto attraverso i loro successivi incontri tra il 1934 e il 1944. I due dittatori avevano costruito nel tempo uno speciale rapporto di collaborazione che scavalcava i classici canali diplomatici e che partendo dall’affinità ideologica esistente tra i due regimi, veniva vissuto come un comune destino volto a spezzare gli equilibri di pace del continente europeo scaturiti con gli accordi di Versailles dopo la Prima guerra mondiale. 

All’inizio fu Mussolini a dominare la scena, in quanto Hitler, non ancora giunto al potere, manifestava una forte ammirazione per il Duce, da tempo alla guida dell’Italia fascista, Un’attenzione che quest’ ultimo viveva quasi con fastidio ritenendosi superiore al suo omologo tedesco, ancora considerato un semplice agitatore politico senza grandi prospettive.

Poi con l’ascesa di Hitler al potere nel 1933, le cose cambiarono e l’Italia fascista si legò al carro nazista. Pensando di trarre vantaggio da questa alleanza Mussolini fu sempre più subalterno ad Hitler, trascinando l’Italia in guerra e legandola al destino della Germania, sino alla catastrofe finale. 

- Advertisement -Nuova Società - sponsor

Articoli correlati

Nuova Società - sponsor

Primo Piano