Dieci ultras del Catania sono stati condannati per associazione a delinquere dal Tribunale etneo. Sarebbero autori di azioni violente contro le forze dell’ordine in occasione delle partite casalinge del Catania. Le indagini partono dopo gli scontri con gli ultras del Palermo il 2 febbraio 2007, quando perse la vita l’ispettore di polizia Filippo Raciti, per cui sta scontando una pena di otto anni Antonino Speziale. Ma, secondo i giudici, le attività illegali del gruppo sarebbero andate oltre gli scontri. Infatti dopo gli arresti sarebbe nato una sorta di mutuo soccorso dove i fondi per sostenere le spese legali delle famiglie sarebbero stati ottenuti con metodi analoghi a quelli mafiosi.
Alcuni dei condannati, come detto, erano finiti dentro l’inchiesta del 2007. Per i giudici esisteva una vera e propria organizzazione criminale con ai vertici dei “capi”. Le condanne vanno dal massimo dei quattro anni ad un anno. L’età degli ultras condannati è dai trent’anni ai quarant’anni. Tre le assoluzioni per non aver commesso il fatto