Per la terza volta Nostra Signora Appendino, perfettamente in linea con lo stile sabaudo del fu re Carlo Alberto, “re tentenna”, ha rinviato la conferenza stampa in cui avrebbe dovuto, ma evidentemente non voluto, parlare a mondo e dintorni di un tema così scottante da troppo tempo da diventare fumo: la candidatura olimpica.
Perché nella sostanza la candidatura olimpica di Torino è bruciata. E non c’era certo bisogno di fare un corso di MasterChef per accorgersene. L’odore di bruciato arrivava da tempo e da molto lontano per non capire che oltre all’arrosto, anche la casseruola aveva perduto parecchio della sua antiaderenza…
Ma l’unica a far finta di nulla è Appendown che continua nel gioco del silenzio come se si trovasse ancora in campagna elettorale. O meglio: lei parla, ma di ciò che è ininfluente per la vita dei torinesi; sulle grandi e importanti questioni glissa, sembra fare il broncio, come quei bambini viziati che ritengono che la vita degli altri sia un loro personale giocattolo.
Candidatura bruciata
