Un asteroide contro la Terra. Si chiama Dimorphos, ed è un oggetto roccioso di circa 160 metri di diametro che orbita attorno a un asteroide ben più grande, Didymos, secondo i calcoli dovrebbe entrare in collisione con il nostro Pianeta nel settembre 2022.
Per scongiurarlo il 24 novembre è previsto il lancio di Dart, il Double Asteroid Redirection Test della Nasa, una sonda nata proprio per colpire l’asteroide e deviarne la direzione.
La base di lancio è Vandemberg, in California, dove un razzo Falcon 9 lancerà la sonda per colpire a ben 24mila chilometri orari (6.6 chilometri al secondo) l’asteroide Dimorphos.
Nessuna paura però perchè la collisione di questo asteroide contro la Terra non significherebbe una catastrofe. Dimorphos non rappresenta pericolo per il nostro pianeta ma è stato scelto come obiettivo per testare le capacità di deviare un oggetto pericoloso in rotta con la Terra se mai in futuro dovesse risultare necessario. L’impatto di Dart produrrà solo un piccolissimo cambiamento nella traiettoria di Dimorphos, una variazione piccolissima che però nel corso del tempo si trasformerà in una variazione importante.
Alla missione contribuisce anche l’Italia con LiciaCube, un microsatellite realizzato interamente negli stabilimenti di Argotec a Torino, in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana (Asi). Dieci giorni prima dell’impatto il piccolo satellite italiano si separerà da Dart e si sposterà su una traiettoria leggermente ‘sfalsata’ rispetto a quella del veicolo madre per fotografare in sicurezza tutti i momenti dello scontro e fornire i dati per un primo riscontro sulla riuscita della missione. Qualche anno dopo una seconda missione, Hera dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), sarà lanciata in direzione di Didymos per verificare con precisione lo spostamento di Dimorphos a 5 anni di distanza dall’impatto di Dart. La missione servirà a validare questa tecnica e metterla in atto all’occorrenza su eventuali futuri asteroidi pericolosi.
