I pubblici ministeri Antonio Rinaudo e Vincenzo Pacileo hanno chiesto il rinvio a giudizio per i fatti di piazza San Carlo per la sindaca Chiara Appendino e per altri 14 indagati.
L’accusa è di omicidio colposo, disastro e lesioni colpose ed è già sul tavolo del gup e molto probabilmente il ritorno dalle vacanze coinciderà per Appendino con l’udienza preliminare.
Come detto assieme a lei sono altre 14 le persone per cui i pm hanno chiesto il rinvio a giudizio, tra cui il suo ex capo di gabinetto Paolo Giordana e l’ex questore di Torino Angelo Sanna. Oltre a dirigenti comunali e i vertici di Turismo Torino, insomma tutta la catena di comando che aveva il compito di organizzare la sera del 3 giugno 2017, un giorno che doveva essere di festa e conclusosi in tragedia, con il ferimento di oltre 1500 persone e la morte di Erika Pioletti.
Secondo la Procura, che si avvalsa della consulenza tecnica dell’architetto Mauro Esposito, è che la proiezione della finale di Champions League Juventus-Real Madrid non venne organizzata nei migliori dei modi e doveva essere annullata. Il panico, secondo gli investigatori, sarebbe stato scatenato dall’utilizzo di spray al peperoncino, spruzzato tra la folla da un gruppo di giovani che avevano l’intenzione di scippare i presenti. Un’inchiesta però che non c’entra con il rinvio a giudizio per i 15 indagati.
Piazza San Carlo, chiesto il rinvio a giudizio per Appendino
