Carmen Bonino, aspirante sindaco Pd di Nichelino, scrive alla consigliera comunale di Torino e compagna di partito Laura Onofri in riferimento al video “hot”, girato nell’ufficio del sindaco della cittadina nella prima cintura del capoluogo, Pino Catizione.
Secondo la Bonino ci sarebbero cose peggiori di un video sexy «con riprese in municipio». Ad esempio insulti sessisti che avrebbe ricevuto in campagna elettorale da Angelino Riccio, avversario alle primarie di domenica.
Si rivolge a Laura Onofri in quanto lei non è solo consigliera comunale ma anche rappresentante del movimento “Se non ora quando?”: «Se non ora quando? – scrive Bonino – rappresenta un collettivo che difende le donne e le loro battaglie. E allora devi sapere che, da quando ho deciso di candidarmi, Angelino Riggio, il mio principale avversario, quello che ora si indigna per il video, ha calpestato la cosa più importante per una donna: la sua dignità. Nei suoi comizi continua a chiamarmi in modo spregiativo massaia. Evita di nominarmi in modo diretto. Mette in forse la mia natura di donna e la mia professionalità. Per la sua politica maschilista sono semplicemente un’eterodiretta».
«Offendere la dignità di una candidata, ignorarla, dileggiarla perché donna, pensare che questa non ha una propria testa – conclude l’aspirante sindaco – è normale? O forse devo pensare che ci sono donne di serie A e donne di serie B? Che un’offesa ha valore diverso in funzione della fazione politica?».
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