di Bernardo Basilici Menini
Minacciati, picchiati, imprigionati, ammazzati. Scappati dal proprio Paese, perché rimanere era un’alternativa di gran lunga peggiore. E’ la storia di tanti ragazzi africani, arabi o mediorientali, “colpevoli” di avere un orientamento sessuale o un’identità di genere diversa da quella prescritta, e per questo in pericolo. Ed è proprio a partire da queste storie che nel capoluogo piemontese ci si è attivati per accoglierli.
Arcigay ha istituito da quattro anni uno sportello per i migranti, adesso trasferito nella nuova sede di CasArcobaleno, a Porta Palazzo. Un posto che accoglie chi è scappato dal proprio Paese, per aiutarlo, per curare le ferite, per fargli capire che in lui non c’è niente di sbagliato. E per costruire insieme i presupposti perché si possa arrivare allo status di rifugiato per le persecuzioni subite.
Trovate l’articolo integrale sul numero 9 del 15/9/2016 del mensile Nuovasocietà, in edicola e su abbonamento.