Gli interpreti di Nostradamus, di Malachia, i tanti veggenti ed il catastrofismo complottista e parareligioso che legge nei “segni”, non fa che annunciare ultimi papi, fini del mondo imminenti, per poi creare delle diatribe su parole come rosa e rose che rappresenterebbero i governi Craxi o di Mitterand in Francia, vedendo l’avvento di Khomeini o la Guerra in Iraq o Kennedy ed anche Bush e Monica Lewinsky. Insomma spaziando tra episodi che, a livello mondiale sono palesemente marginali e terze guerre mondiali.
Ora, lasciamo perdere l’orda di fallimenti previsionali o l’arrampicarsi sugli specchi per giustificare che quella fine (prima il 2000 poi il 2012) non sia avvenuta e che i segni da loro visti come chiari indici dell’imminente apocalisse forse non erano proprio giusti. Forse quei “segni” e quelle comete fanno parte di un destino ordinario dell’uomo.
Ecco la domanda: visto che siamo ancora tutti qui (a parte gli sfortunati che sono morti o che rischiano ogni giorno nei luoghi delle tante guerre dimenticate e della miseria perenne Nord Kivu Congo, Sudan, Repubblica Centro africana oltre alla quotidianità di Kabul e Gaza) si può sapere se nelle terzine, nelle loro interpretazioni vi sia qualcosa che ci dica che in fondo l’uomo continuerà ad esistere e si spera anche meglio nel futuro. Certo basterebbe una seria tempesta solare o un discreto meteorite o cometa per farci finire tutti bruciati e per dare avvio a qualche altra specie, come è successo con i mammiferi dopo i dinosauri.
Ma per favore si finisca di dire ad ogni cometa, ad ogni terremoto (ve ne sono decine ogni giorno) che sono i segni dell’imminente cataclisma. Se Nostradamus avesse ragione dopo questo Petrus non vi sarebbero più papi. Beh potrebbe anche essere che la Chiesa diventi qualcosa d altro, e che non avrà più papi. È un ipotesi non catastrofista nemmeno per la Chiesa. Allora ribadiamo la domanda: vi sono interpretazioni che possono dirci chiaramente che tra cento anni l’uomo sarà ancora presente sul pianeta in modo non simbolico e sporadico? Senza perdersi in dettagli che di fatto sono quasi sempre affermazioni o pseudo-riscontri a fatti compiuti.
Intanto aspettiamo per fine novembre la spettacolare nuova cometa Ison (che ha un diametro di ben cinque chilometri) che arriverà molto vicino al sole e potrebbe sgretolarsi con il rischio che alcuni suoi frammenti finiscano sul nostro pianeta. Le comete sono affascinanti ed hanno sempre acceso la fantasia dei veggenti mentre per gli scienziati sono dei preziosi incontri per capire le origini del sistema solare ed altri segreti stellari.
Per concludere con un po’ di suspense ricordiamo che le profezie degli Hopi parlano di stella Blu Kachina, un oggetto stella blu (come è diventato Ison) che annuncerebbe (o causerebbe) l’imminente fine del mondo, punendo gli umani che hanno abbandonato la retta via (il sentiero rosso). Ma questa è solo un’interpretazione. Per altri questa stella blu sarebbe il segno dell’imminente arrivo degli extraterrestri ricordando il fantasmatico pianeta X Nibiru.
Insomma tanto per cambiare la profezia indiana è una mentre le interpretazioni sono molto diverse. C’è da chiedersi quando mai l’uomo nella sua storia abbia camminato sul sentiero rosso considerando guerre e tragedie continue del passato.
Moreno D’Angelo
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