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venerdì, 6 Dicembre 2024

Sulla morosità incolpevole convergenze in Regione Piemonte per un testo condiviso in tempi rapidi

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Moreno D'Angelo
Moreno D'Angelo
Laurea in Economia Internazionale e lunga esperienza avviata nel giornalismo economico. Giornalista dal 1991. Ha collaborato con L’Unità, Mondo Economico, Il Biellese, La Nuova Metropoli, La Nuova di Settimo e diversi periodici. Nel 2014 ha diretto La Nuova Notizia di Chivasso. Dal 2007 nella redazione di Nuova Società e dal 2017 collaboratore del mensile Start Hub Torino.

Si preannuncia un testo condiviso in Consiglio Regionale per affrontare il dramma della morosità che attanaglia ancora migliaia di famiglie in condizioni di vulnerabilità dal punto di vista abitativo in Piemonte, con 3.457 provvedimenti di sfratto nella sola provincia di Torino emessi nel 2015 (3.373 per morosità).

Dati allarmanti che han portato anche i consiglieri regionali pentastellati dell’opposizione ad esprimersi per una rapida approvazione di una nuova legge a sostegno della morosità incolpevole per il quale si prospetta un testo condiviso.

È quanto è emerso dalla seduta della seconda Commissione, presieduta da Nadia Conticelli, nel corso della quale il capogruppo pentastellato Davide Bono ha manifestato l’idea di convergere sul testo che vede primo firmatario Marco Grimaldi (Leu), apportando gli emendamenti necessari dal punto di vista del M5s, per uniformare i due testi.

Un passo importante e un segno di dialogo che interrompe un contesto di persistente rottura tra maggioranza e opposizione. Intanto il quadro sociale piemontese c continua a registrare numeri allarmanti con 7.838 persone in condizione di vulnerabilità dal punto di vista abitativo, 20.074 in emergenza e 4.286 in stato di disagio grave. Una regione che registra un tasso di disoccupazione nel 2015 del 10,2% (a Torino 12,3%).

Per i propugnatori del reddito di cittadinanza un passo positivo di dialogo a favore delle fasce più deboli. Intanto l’esame del nuovo testo, dopo il raccordo degli emendamenti anche con l’assessorato, verrà quanto prima affrontato in seconda Commissione per poi approdare al vaglio dei consiglieri regionali.

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